Sometimes è il primo Ep dei Caveleon
Progetto milanese nato nel 2018, i Caveleon esordiscono per Costello’s con un Ep di 5 tracce dal titolo Sometimes. Il mini-disco è un manifesto di poetica musicale, tra sintetizzatori, sprazzi di vaporwave e inflessioni melodiche quasi indie-pop.
L’Ep, uscito il 30 aprile, è pensato come primo quadro di un trittico che porterà ad un Ep di 15 brani.
Tra ripetizioni e malinconia
“Onirico” è forse il miglior aggettivo per definire Sometimes; fin dalla prima traccia, di soli 52 secondi, emerge il tono etereo di questo disco. La canzone eponima è infatti un brevissimo estratto dove suoni di oggetti spostati e suoni armoniosi si intrecciano à la Alan’s psychedelic breakfast.
I seguenti quattro brani sono un campionario di sintetizzatori che cullano le voci di Leo Einaudi e Giulia Vallisari.
The river è un pezzo malinconico e rarefatto in cui la traccia vocale principale si sviluppa intorno ad una linea più compressa e ovattata, che fa da contraltare al procedere ellittico delle strofe.
La produzione di Earthquake è forse la perla dell’Ep, con il crescendo progressivo che porta ad una sorta di drop lento, triste e riflessivo. La batteria al posto delle percussioni puramente elettroniche crea un effetto reale che fa sperare di sentire questa band anche dal vivo e garantisce qualità anche lontano dai sintetizzatori.
Le ultime due tracce di Sometimes sono ballate blues in cui la dimensione acustica domina sugli effetti elettronici, restituendo sonorità molto internazionali (si pensi ad artisti come Low Roar, ad esempio). L’aspetto vocale dei Caveleon viene qui esaltato, nella sua coralità in Flames, nella sua incisività in Burn like the sun.
Completezza e attese di live
Sometimes dei Caveleon è un esordio convincente. Per chi ama il genere, gli scenari immaginativi che crea questo Ep sono quelli giusti e quelli che ci si aspetta. Oltre a questo, però, il mini-album si fa apprezzare per il bilanciamento strutturale: non è solo l’equilibrio tra i brani a colpire, ma anche quello tra i pezzi, divisi equamente tra quelli in cui emerge la qualità delle produzioni e quelli che lasciano spazio alla capacità di strumentisti dei componenti della band.
I Caveleon, insomma, sono una band di cui aspettare con ansia i prossimi dischi e i concerti.