Bert è un artista che nel tempo abbiamo imparato ad apprezzare e stimare: il talento romagnolo è uno che con la musica ha cominciato a fare sul serio da poco tempo, ma che sembra aver sempre masticato l’importanza di una scuola d’autore che oggi frequenta attivamente; due singoli pubblicati con Revubs Dischi prima di lasciar conflagrare la forza espressiva e intimista di un EP, “Oltre”, che merita di essere scoperto: cinque canzoni che paiono manifesti personali di una penna in crescita, sospesa tra tradizione e futuro.
Bert, non potevamo perdere l’occasione di farti qualche domanda in occasione dell’uscita del tuo primo EP per Revubs Dischi; allora, come stai all’alba di questo esordio?
Ciao! Sto benissimo, ovviamente non vedevo l’ora!!!
Parliamo di “Oltre”: come mai hai scelto proprio questo, come titolo del tuo lavoro?
È una parola che ha molti significati, ci vorrebbe un bel po’ di tempo per spiegarli tutti, sicuramente grazie alla Musica sono riuscito ad andare oltre molte situazioni scomode e difficoltose per me.
Due singoli, “Scusami” e “Sembri Magica”, li avevamo già ascoltati: in entrambi, si avvertiva una certa disperazione e sensazione di perdita che pare aleggiare comunque su tutte le tracce del disco. Ecco, se dovessi associare “Oltre” ad una sensazione, quale sarebbe?
Sicuramente l’accettazione, l’unica chiave secondo me per andare oltre gli eventi, unita alla tranquillità (di aver fatto il possibile per cambiare le cose).
“Tutto quello che non siamo di chi sarà”, dici in “Inadatto”: quanto ti ha aiutato la musica, negli anni, a capire chi sei? Quanto di “terapeutico” si nasconde, nel tuo scrivere?
Mi ha aiutato tantissimo a scavare a fondo dentro me stesso, inoltre è stata la mia miglior compagnia, amica, consolazione quando mi sentivo davvero solo. Ma credo sia un sentimento comune per chi fa musica, non lo so…..
L’eco del nuovo cantautorato, con riferimenti soprattutto a Dente e Brunori, emerge in tutto il disco: quali sono gli ascolti che maggiormente hanno segnato la scrittura di “Oltre”?
Grazi per gli accostamenti, sono due artisti che ascolto e che mi piacciono tanto, ma è anche vero che i miei ascolti variano tantissimo dal cantautorato-pop moderno al metal, per cui davvero non saprei chi possa avermi influenzato maggiormente, sicuramente non vi direi Bruce Dickinson!
E adesso, quando potremo ascoltarti dal vivo? E con qualche formazione?
Spero molto presto, stiamo lavorando a una formazione acustica e una con band completa, ma servirà un po’ di tempo ancora!