“Fuori”: un grido nel silenzio di Daniel Meguela

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Daniel Meguela, con il suo nuovo singolo “Fuori”, offre un’anteprima intensa e riflessiva del suo prossimo album “L’Amore mi trattiene”. Questo brano si distingue non solo per il suo sound dinamico che riporta agli anni ’80 con una moderna rivisitazione, ma anche per il suo profondo messaggio sociale. “Fuori” è un grido di chi si sente emarginato e dimenticato dalla società, un’eco delle voci di coloro che lottano per ritrovare la serenità in un mondo che spesso ignora la loro esistenza.

La voce di Daniel Meguela è il cuore pulsante del singolo, portando con sé un’intensità che trascende la pura esecuzione musicale per toccare direttamente l’anima dell’ascoltatore. La sua capacità di esprimere emozioni complesse attraverso il canto rende ogni parola del testo non solo udibile ma sentita, creando un legame intimo con chi ascolta.

Con “Fuori”, Daniel Meguela lancia un messaggio potente sulla condizione umana, stimolando riflessioni su temi come l’esclusione sociale e la ricerca di un posto nel mondo. Questo brano anticipa un album che promette di essere ricco di contenuti emotivi e musicali, segnando un passo significativo nella carriera del cantautore.

Ciao Daniel, grazie per essere qui con noi oggi. Parlaci del tuo nuovo singolo “Fuori”. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone?

Ciao.  È un vero piacere essere qui con voi oggi. Fuori è una canzone molto importante per me, l’ho scelta come lancio del mio nuovo lavoro discografico perché scriverla è stata una necessità. Nasce dalla inquietudine che vedo nei ragazzi di oggi. Sono impauriti e si nascondono dietro le tastiere dei loro smartphone, perdendo tutta la bellezza della vita che è fuori. Devono comprendere che fuori esiste un arcobaleno che aspetta di essere dipinto dal colore unico di ognuno di loro.

Il sound della canzone è davvero unico, un mix tra pop anni ’80 e stile musicale attuale. Come sei arrivato a questa combinazione?

Ti ringrazio innanzitutto per il complimento. Ti dico la verità, per me come tanti colleghi della mia generazione la musica pop 80 è regina assoluta, è stato quasi un atto naturale, sono cresciuto con i Depeche Mode, queen, Duran Duran, nonostante questo però io vengo dal cantautorato italiano di un certo rilievo, Venditti, Baglioni, Cocciante e ho  capito che una formula che mi soddisfaceva era unire le due cose. Pop 80 moderno di oggi ma con testi della mia generazione, almeno quello che ho imparato ascoltandolo.

Nel videoclip di “Fuori”, vediamo la storia di un uomo che cerca di reintegrarsi nella società dopo anni di prigione. Cosa puoi dirci di più su questa storia e sul messaggio che vuoi trasmettere?

Volevo, tramite il video, dare un messaggio forte, sono molto attento al sociale e per questo, riflettendo ho capito che dovevo dare voce a tutte quelle persone invisibili che dopo tanti anni di carcere e dopo aver pagato il loro conto con la giustizia si ritrovano una volta “fuori”, senza niente, lasciati allo sbando dallo stato in un mondo ormai alieno per loro, in una società, quella di oggi, cinica e veloce. Spesso si ritrovano senza un tetto e quasi costretti a delinquere nuovamente per sopravvivere perché marchiati dal loro passato. Loro sono ì cosiddetti ricominciati e ho voluto fare luce su questo. Spero possa essere d’aiuto.

La canzone e il videoclip sembrano avere un forte impatto sociale. Come pensi che la musica possa contribuire a sensibilizzare su temi così importanti?

Come già ho risposto alla domanda di prima penso che noi cantautori spesso abbiamo il dovere di fare luce e raccontare storie importanti. Dare voce a chi non può. Io l’ho fatto mescolando tutto questo a un sound dinamico per arrivare alla generazione di oggi, così non c’è il rischio di annoiarsi.

Il videoclip di “Fuori” è stato candidato ai Festival Internazionali più importanti. Come ti senti a riguardo?

Sono molto felice, vuol dire che si sta   realizzando quello che avevo in mente. Il mio desiderio è che la mia musica non venga solo ascoltata ma anche vista.

Daniel, grazie mille per il tuo tempo e per aver condiviso con noi la tua visione e il tuo lavoro. C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?

Posso aggiungere che spero di tornare da voi a raccontare ancora la mia musica come ho fatto oggi piacevolmente.

Grazie a tutti e a presto.

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