
Buva, Valerio Buchicchio, è di casa su Indielife. L’ho già incontrato altre volte, ascoltato ai suoi concerti, canticchiato “Torquato tasso” per le strade di Roma, correndo da un posto all’altro, senza sosta. C’è anche una sua intervista, da leggere sempre qui sul nostro magazine.
Nella sua carriera musicale leggiamo il cantautorato, alle spalle l’Officina Pasolini e davanti a sé la scrittura, una chitarra e i live nelle città italiane. Da Cerignola a Roma ci si emoziona sempre con Buva perché usa parole ricercate ma sa anche parlare di pancia e alla pancia di chi ascolta.
Tra le sue ultimissime uscite, prima di Lucia, c’è anche Lucio (e penso a lei) che ci racconta del suo amore per il grande cantautorato e per i Lucio della musica italiana.
Il suo ultimo brano, siamo qui per questo, ci porta più lontano ancora dalla penisola, più precisamente sulle strisce pedonali di una strada londinese nota al mondo intero.
Lucia, ultimo singolo di Buva
Lucia, è il nuovo brano di Buva, pubblicato a maggio per Aspro Dischi, etichetta di Maurizio Mariani, e distribuito da Artist First. Valerio ci ha raccontato la storia di un pezzo nato con la chitarra di David Pieralisi, la batteria di Piero Monterisi, (conosciuto come batterista del trio Fabi – Silvestri – Gazzè), e rappresentato, graficamente, dalla copertina di Giada Minervini, illustratrice pugliese.
“La canzone – spiega Valerio – inizialmente prendeva il titolo di Abbey Road Lucy cioè la Lucia di Abbey Road. Chiaramente so bene che la Lucy di cui parlano i Beatles di Lucy in the Sky with Diamond è un riferimento, neanche troppo velato, all’LSD ma a me piaceva pensare che ci fosse una Lucia in carne ed ossa e ho immaginato questa ragazza, di seguirla con una sorta di camera puntata sulla sua vita, mentre sta al tavolino, mentre beve il caffè, mentre legge un libro, mentre va in giro con la bici”.

Qual è l’immaginario che rievoca Lucia?
“L’ambientazione è un po’ alla Wes Anderson, in Provenza, con una Lucia un po’ Amelie. L’immaginario del pezzo era chiaro fin dall’inizio, anche musicalmente. Ci sentivo dentro qualcosa dei Beatles e ho seguito questa linea musicale: i fiati nello strumentale così come le chitarre sono elementi che abbiamo scelto di costruire proprio seguendo un modello ben preciso, quello, appunto, dei Beatles”.
Cosa racconti in questo brano? qual è l’esigenza che si porta dietro?
“Attraverso il racconto della vita di Lucia ho raccontato me stesso che è anche la cosa più figa che ti fa fare scrivere una canzone. Sentivo forte l’esigenza di affermare, l’esigenza di essere unicamente sé stessi, è una dedica per tutti coloro i quali sono in crisi con il loro modo di essere e si sentono inadatti in questo mondo dove tutto richiama la perfezione, tutto vuole che in qualche modo edulcoriamo, nascondiamo i nostri difetti, che ci rendono unici, attraverso filtri sulla pelle e sul cuore. Lucia canta anche se non sa cantare, balla e non le importa di cadere perché sa soltanto essere sé stessa. Oggi, appunto, più che mai, sembra difficile che uno riesca a essere se stesso a causa del confronto continuo con gli altri, ampliato anche dai social. Ci misuriamo continuamente con un modello che, spesso, non ci appartiene. Questo può creare dei cortocircuiti. Come diceva Oscar Wilde “Sii te stesso perché tutti gli altri sono stati già presi“. Per fortuna ci si rende conto, crescendo, che abbiamo la possibilità di assecondare il nostro animo, il nostro essere. Lucia parla di questo.
Buva in poche parole…
Valerio si apre con le parole e con la musica in un maniera unica e personale. Dal suo ultimo brano, prima di Lucia, son passati 3 anni e, mi raccontava, sempre in occasione dell’uscita del brano “che è abbastanza anacronistico per i tempi in cui viviamo perché un artista deve essere sempre sul pezzo, pubblicarepubblicarepubblicare” ma la vita ti porta anche in direzioni sconosciute, con rallentamenti e frenate improvvise. “Spesso le canzoni sono più lente dei cantautori” continua a dirmi Valerio “hanno bisogno di un tempo di maturazione necessario perché possa essere il tempo giusto per pubblicarle. Questa canzone in realtà l’avevo scritta già da un bel po’ e l’ho tenuta nel cassetto. Adesso sembrava il momento opportuno per poterla pubblicare.” Ascoltate Buva, il suo ultimo brano e il suo repertorio, anche su Spotify.
“Perché Lucia è solo una fra tanti,
Lucia – Buva
ma tanti proprio come me”
Segui Buva su Instagram e Facebook per conoscere meglio il suo mondo! Grazie Valerio per la tua gentilezza!