Intervista a Rossella: “MELA A METÀ” e l’amore imperfetto

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Rossella torna con il singolo “MELA A METÀ”, un brano che sfida gli stereotipi dell’amore e racconta un’intensa lotta interiore tra desiderio e distanza. Con un sound energico che mescola pop surrealista e un linguaggio da diario segreto, la canzone esplora un amore travolgente e imperfetto, giocando con il classico mito della mela da una prospettiva ironica e irriverente. Un collage emotivo di parole e suoni che restituiscono l’energia di un amore viscerale e senza filtri.

Qual è stata l’ispirazione principale dietro il tuo nuovo singolo “MELA A METÀ”?
L’ispirazione mi è arrivata da un sogno in cui giravo in moto in mezzo alla via lattea. La mattina, appena sveglia, ho scritto due frasi che sono rimaste nella canzone e poi, nel pomeriggio, sull’onda delle sensazioni forti del sogno, è nato tutto il testo in blocco nel giro di 10 minuti.

Come hai lavorato sull’arrangiamento e sulla scrittura per trasmettere la dualità emotiva di sonorità pop rock surrealiste e testo poetico?
Una volta scritto il testo, che è molto denso di parole, ho pensato ad una ritmica che desse movimento e lo shuffle mi sembrava molto adatto a dare una verve grintosa al brano. Ho costruito l’arrangiamento insieme a Luca Bellanova, il lavoro fondamentale sta nelle chitarre e nella frasetta melodica che si ripete durante la canzone.

Qual è il ruolo della tua musica nel promuovere un’idea di amore libero e autentico, smontando etichette e stereotipi legati al genere?
Vorrei che la mia musica desse voce a chi si sente diverso, escluso per qualche motivo. Credo che la libertà di manifestare sé stessi – a tutti i livelli e in diversi ambiti – sia il senso della nostra vita; a volte bisogna “combattere”, all’esterno o con noi stessi, per riuscire ad ottenerla, ma credo che questo viaggio valga sempre la pena. Mi piacerebbe che la mia musica fosse la voce di chi ha tenuto la sua troppo bassa per troppo tempo.

Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere attraverso “MELA A METÀ” e il tuo progetto musicale in generale?
Con “MELA A META’” volevo colorare fuori dai bordi, diciamo così. Con la mia musica vorrei fare esattamente lo stesso, anche dando voce alla fragilità e al dolore che tutti proviamo varie volte nella vita, trasformarlo in qualcosa di bello per me e per gli altri.

Quali sono i tuoi prossimi passi musicali dopo il lancio di “MELA A METÀ”?
Usciranno diverse canzoni come singoli (sono già a lavoro per la terza), poi vorrei fare un ep che li raccolga insieme ad un paio di bonus track e portare tutto live con uno spettacolo mio

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