Elinel rompe gli schemi con “Frammenti di Me” – Un nuovo capitolo da indipendente

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Elinel
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Dopo anni di esperienze in collettivi e sotto etichette, Elinel torna finalmente alla sua essenza con Frammenti di Me, il suo primo EP da artista indipendente. Un progetto che segna un cambiamento radicale, non solo a livello musicale, ma anche personale. Libero da vincoli e aspettative esterne, Elinel si tuffa in un viaggio crudo e autentico, dove può esprimersi senza limiti e senza paura. In questa nuova dimensione, il rapper lascia emergere tutta la sua creatività, abbracciando l’indipendenza come la via per sentirsi finalmente in pace con sé stesso. Un lavoro che non teme di affrontare le sfide del passato e che parla a chi, come lui, sceglie di essere se stesso, a qualsiasi costo.

Dopo anni in collettivo ed etichette, oggi torni da solo. Che sensazione ti dà questa nuova indipendenza? Come mai è arrivata proprio con Frammenti di Me?
È arrivata ora perché ne avevo proprio bisogno: sentirmi totalmente indipendente, senza legami di nessun genere. Mi sento molto più tranquillo, se sbaglio qualcosa lo sbaglio per colpa mia, se devo stare dietro a un progetto è solo per il mio lavoro. Posso dire e scrivere come voglio, fare le canzoni che voglio senza limiti o senza pensare a legami di collettivi. Mi sento proprio bene, libero da ogni tipo di stress. Già sono uno stress continuo con me stesso, averne anche esterni, no grazie. Sinceramente spero che duri un bel po’ questa indipendenza, perché mi fa stare bene.

Cosa ti ha portato a rompere con la dimensione di crew?
Guarda, io ero già in una crew di Latina, dove poi sono rimasto l’unico a continuare in modo più professionale, e ho avuto anche un periodo con una crew di Roma. Però, a conti fatti, preferisco starmene da solo, perché quando si è in un collettivo bisogna cercare di supportare un po’ tutti a vicenda. E io, in alcuni casi, un po’ per il lavoro, un po’ per le mie cose artistiche e la lontananza da Roma, dovevo fare i salti mortali per stare dappertutto. Ma la cosa mi portava a non riuscire a fare come volevo le mie cose. Sembra egoista detta così, ma in realtà non lo è. Il motivo principale è che volevo dedicarmi al 100% alle mie cose, e il tempo mi ha dato ragione.

Ascolta il disco Frammenti di Me

Hai nostalgia di certi momenti del passato, o senti che dovevi proprio chiudere un ciclo?
Dovevo chiudere un ciclo, non ho nostalgia di momenti passati. Quello che doveva essere è stato, basta. Sicuramente qualsiasi cosa vissuta e passata mi ha fatto diventare l’artista e la persona che sono, quindi non rimpiango niente e non ho minimamente nostalgia di qualcosa. Prendo atto del fatto che determinati anni li ho buttati, che alcune cose potevano andare diversamente, e che avrei potuto fare strade differenti. Perché in fondo ci sono sempre mille strade che si possono prendere, e per capire quelle giuste, a volte devi prenderne qualcuna sbagliata. Ma questo fa parte del gioco. Diciamo che per fare tutto in modo giusto ci vuole anche un po’ di fortuna, e io non ce l’ho. Però questo non mi porta a piangermi addosso, anzi, ho sempre trovato la forza proprio dagli sbagli. Quindi non ho nostalgia, forse rammarico di qualcosa, ma niente di più.

Oggi si parla tanto di “indipendenza” nel rap. Ma quanto è davvero possibile esserlo?
È possibilissimo esserlo, ma dipende sempre da cosa si vuole realizzare. Se sei una persona che vuole trasmettere concetti, con scritture particolari, e suoni che si abbracciano di più alle radici del rap, devi essere consapevole che quasi sicuramente rimarrai un artista underground. Sono pochissimi i casi, se non nulli, dove determinati artisti sono diventati mainstream con questa concezione. Se invece vuoi diventare una persona che arriva a tutti, penso sia impossibile rimanere indipendente, anche perché per alcuni traguardi ci vogliono determinate risorse economiche che quasi sempre un artista non ha. Ed è il motivo per cui esistono le etichette. Ma a quel punto non sei più indipendente. Insomma, l’indipendenza dipende sempre da te. Se ami il rap e vuoi farlo perché ti piace, puoi tranquillamente rimanere indipendente. Se invece vuoi farlo per arrivare a milioni di persone, devi avere un team dietro e di conseguenza non essere indipendente.

Se ti offrissero una major, oggi, cosa risponderesti?
Oggi come oggi probabilmente l’offerta mi allettrebbe, non lo nego, ma dipende anche da cosa mi viene proposto. Se devo totalmente snaturarmi, no. Io mi devo sentire libero di essere me stesso, di essere il padrone di me stesso. Ora non so esattamente in cosa ti limita nella scrittura una major, però non credo affatto che mi lascerebbe scrivere determinate cose. Quindi sicuramente mi presenterebbe un contratto che rifiuterei. Perciò non so dirti cosa risponderei, sarei proprio curioso di saperlo. Se per caso mi si presenta un contratto da una major, sarete i primi a sapere la risposta, giuro ahahahahahahaha.

Quanto è difficile restare coerenti quando la visibilità ti chiede altro?
Hai mai avuto la tentazione di fare musica “che funziona” anche se non ti rappresentava?
NO, mai. Non rientra proprio nei miei canoni. Non riesco neanche a mettere l’autotune, ci ho provato per dare tocchi ai ritornelli e quant’altro, ma quando risento la mia voce non mi piace, probabilmente sono proprio stonatissimo. Però ecco, non sono una persona che si limita. Nel senso che le prove le faccio, sperimento e cerco di evolvermi, ma deve essere qualcosa che comunque mi rispecchia, che mi rappresenta. Quindi la risposta è che non farei mai qualcosa solo perché “funziona”. Secondo me sarebbe stupido, ma poi come fai a riascoltarla o portarla live? Sarebbe assurdo, secondo me, per come io vedo questo mondo musicale.

Che rapporto hai con l’autodisciplina e il controllo nel tuo lavoro?
Ho un ottimo rapporto. Sono stato attento a tutto: dai beat con DJ Exy, ai testi, le parole stesse, la copertina, il video. Sono stato molto disciplinato, anche se avevo a che fare solo con me stesso riguardo la realizzazione generale del progetto. Però quando mi prefissavo le cose mi davo anche delle date. Infatti, la data d’uscita del singolo e dell’EP era già stata premeditata molto tempo prima e l’ho rispettata. Nonostante abbia fatto prima dei provini in un altro studio vicino da me, e avendo riscritto molte cose più volte, ho perso anche un po’ di tempo. Quando si tratta di lavorare, divento molto ferreo, preciso e disciplinato. Per fortuna ho questa mentalità, ma anche perché non potevo mettermi a fare il coglione che la prende alla leggera. Dovevo essere professionale.

Contatti

Instagram: https://www.instagram.com/elinel93_

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