Afrobrix 2025, musica, moda e culture afroitaliane conquistano Brescia

In programma dal 5 al 7 settembre a Brescia la sesta edizione Afrobrix, il primo festival italiano dedicato all’afro discendenza. Musica, cultura, arte, moda e cinema per valorizzare tutte le realtà afrodiscendenti e afroeuropee partendo dal contesto socio-culturale in cui queste vivono. La mission di Afrobrix vuole da un lato sviluppare la multiculturalità. Questa intesa come pluri appartenenza culturale e identitaria, dall’altro promuovere l’inclusione e l’interazione tra le comunità 2G e la cittadinanza bresciana. Afrobrix esprime la bellezza e l’importanza dell’afrodiscendenza come componente sociale eterogenea. Multiforme e complessa, come una forza capace di arricchire e trasformare cultura, arte e le società nel loro insieme.

Una festa aperta a tutti per celebrare quella cultura “Che ha origini in Africa ma che ormai fa parte anche della tradizione italiana grazie alle seconde e terze generazioni. Sperimentiamo nuove forme ed espressioni comunicative in una società che -lo si voglia o no- è fatta di saperi, tradizioni, arte e spiritualità di più tradizioni che non minacciano radici e memorie, ma spesso le arricchiscono. In fondo non è il bianco o il nero che predomina ma il “nuovo colore” di una nuova umanità nel presente e il futuro anche della nostra Brescia” commenta direttore artistico Fabrizio Colombo.

La scaletta del venerdì

Ad aprire l’edizione 2025 Babacar Faye, aka gotha, è un artista emergente di 23 anni nato a Brescia da genitori senegalesi. La sua musica è rap di strada, che sottolinea le difficoltà dei ragazzi della sua generazione (immigrati e non) ad adattarsi e trovare una strada propria. I testi sono crudi, con parole semplici e concise, in modo da trasmettere i sentimenti in modo diretto e senza filtri al pubblico. Segue Cassé Soulja, che ha scelto questo nome perché si sente un soldato. Nella vita ha sempre lottato, la maggior parte delle volte contro sé stesso; nel senso che la battaglia era interiore.

La sua musica si è evoluta dalla semplice trap alla drill inglese fino alle vibe new jazz della West Coast. In chiusura la formazione gospel Onesound, che sviluppa vari generi musicali tra cui reggae, jazz, highlife e molti altri proclamando la parola di Dio. Cantano in diverse lingue, particolarmente in inglese, italiano e Twi (un dialetto diffuso in Ghana). Le loro voci si intrecciano in armonie durante ogni canzone raccontando una storia di speranza, amore e buona fede.

Afrobrix 2025, gli artisti del sabato

Sabato sarà di scena Sidy Casse, in arte Sidy, un artista afro-italiano classe 1998 di origine senegalese. La sua musica è caratterizzata da generi musicali diversi tra loro che hanno influenzato il suo stile, sempre più unico e personale. I suoi brani spaziano tra sonorità indie, pop, folk, urban. La sua musica si fonde abilmente con testi delicati, racconti di storie personali e di altri in cui il giovane artista si mette a nudo dimostrando una spiccata sensibilità. Poi sarà la volta di Sina Tekle & Gojardi, due differenti artisti che condivideranno il set.

La prima è un’artista italo-eritrea, tra le voci emergenti più promettenti nel panorama afrobeat e R&B italiano. Dopo il lancio del suo primo singolo “Samantha”, Sina ha fatto ballare e conquistato un pubblico sempre più ampio, che si è riconosciuto nella sua energia, nella sua identità e in un sound ancora poco rappresentato in Italia. Solare, coinvolgente e piena di entusiasmo, Sina incanta dal vivo con la sua voce unica e le sue movenze magnetiche. Il secondo è un trapper di origine albanese, che mescola molti generi musicali. A partire da quello del suo paese originario fino ad arrivare alla trap, raggaeton, mohmbahtoon, afro beat, pop e molti altri.

Si prosegue con Kevin Kalvin, un rapper veronese che ha costruito la sua identità artistica attraverso testi autobiografici e consapevoli. Nei suoi lavori emergono sfide personali, crescita interiore e determinazione. Ha pubblicato vari singoli e collabora con molti artisti del panorama hip‑hop Italiano, portando una voce autentica e intensa nel circuito underground e mainstream emergente. In chiusura serata l’ensemble musicale Adeye composto da artisti originari del Ghana, la loro missione è diffondere la musica gospel africana, valorizzando al contempo generi tradizionali del loro paese come l’highlife. Attraverso le loro esibizioni, desiderano offrire un messaggio di conforto e speranza, parlando al cuore di chi attraversa momenti difficili e incoraggiando a ritrovare la forza interiore per affrontare le sfide della vita.

Il programma della domenica

Per l’ultima serata sono previsti i Roda da Saideira, una formazione unita da una passione travolgente per la samba e il pagode. Un viaggio di ritmo e allegria, celebrando i grandi classici della musica brasiliana. Con il battito inconfondibile del cavaquinho, le armonie della chitarra, il cuore pulsante del pandeiro e un’esplosione di percussioni, la loro missione è solo una: far ballare e cantare il pubblico. A seguire Nasser (detto Mimmo), cantante bresciano di origine Egiziana.

Nelle sue canzoni che interpreta sia in arabo, sia in Italiano, tratta le tematiche dell’immigrazione e dell’integrazione su un tappeto pop melodico contemporaneo. Gran finale con il grande ritorno ad Afrobrix di di Tommy Kuti, il rapper afroitaliano più conosciuto nel panorama musicale italiano. Originario della Nigeria, ma bresciano DOC, il musicista presenterà al festival il suo ultimo EP “Community”. Tra afrobeats, rap ed amapiano, Kuti firma il suo progetto più maturo e personale, che racconta il percorso di riscatto, appartenenza e ambizione di un’intera generazione che cresce nell’Italia del 2025, fatta da mille sfaccettature colorate con radici altrove.

Speciale moda

Fa il suo ingresso per la prima volta ad Afrobrix il fashion. Durante il festival, infatti, sarà possibile assistere ad una vera e propria sfilata di moda. Realizzata da Maracatu Atelier di Silvana Figueira di origini afro-brasiliane e Arianna Criscuolo (AC), stilista di Brescia. AC x Maracatu è una collaborazione che nasce dalla voglia di unire tessuti africani e modelli europei, portando così la moda a non avere confini e limitazioni. I tessuti colorati, mixati talvolta con pelliccia ecologica, rendono questi capi unici e iconici, adatti ad ogni occasione.  L’ampia gamma di tessuti diventano così versatili per ogni stile ed esigenza. una sfilata afrodiscendente, porterà il pubblico bresciano e non solo a vivere un’esperienza immersiva tra tradizione e contemporaneità.

Le esibizioni del venerdì e della domenica saranno accompagnate dalle selezioni reggae, electro, afrobeat, Hip-Hop a cura di DJ Malaika e DJ Lion.

Presenti numerosi stand enogastronomici con prodotti agricoli dell’Africa coltivati sul territorio, cucina tipica eritrea, etiope, ivoriana, burkinabé, nigeriana e marocchina.

E ancora accessori etnici femminili, vestiti, scarpe e borse in wax (il tipico tessuto africano di cotone dai colori sgargianti e dalle numerose fantasie), ma anche oli essenziali, burro di karité, olio di cocco e burro di cacao, e prodotti agricoli con verdura africana.

L’evento è organizzato dal Centro Afrobrix (Missionari Comboniani) con Fondazione Nigrizia e in collaborazione con Associazione Centro Migranti – Diocesi di Brescia, Collettivo UNO, Associazione Gli Altree, ADL a Zavidovici, K-Pax con la collaborazione del Comune di Brescia, con il sostegno di Fondazione ASM, Fondazione Cariplo, Associazione Centro Migranti e Associazione Cuore Amico Fraternità ETS.

L’appuntamento con Afrobrix continuerà dal 14 al 16 novembre con Afrobrix Film Festival al cinema Nuovo Eden con proiezioni, incontri, letteratura e arte.

5, 6, 7 settembre

dalle 18 alle 24

Centro Comboni Brescia
Viale Venezia, 116 – Brescia

Ingresso libero

Infoline +393520939407

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