È uscito il 7 ottobre il nuovo singolo degli Ex Marte, False Promesse, brano distribuito da Artist First, prodotto dagli stessi artisti e finalizzato insieme ai ragazzi di Impronte Records. L’animo di protesta e l’energia che ne consegue diventa esplosiva, irriverente e accattivante nel momento in cui si prende coscienza delle reali dinamiche dietro i rapporti interpersonali. Ecco la nostra intervista con gli Ex Marte:
Chi sono gli Ex Marte oltre la musica?
Gli Ex Marte sono due ragazzi che cercano di lavorare e costruirsi un futuro come tanti loro coetanei.
Simone lavora nel negozio di famiglia nell’ambito dell’arredamento mentre Andrea insegna musica nelle scuole private.
La nostra vita quotidiana è caratterizzata dalla ricerca turbolenta di un equilibrio tra questa doppia vita, che di fatto si traduce in un doppio lavoro.
Speriamo che il mondo della musica diventi il nostro habitat naturale il prima possibile, ci stiamo lavorando.
“False promesse” segna un nuovo inizio per voi. “Soffrite” un po’ questa aspettativa?
Sì, ma in senso buono. Pensiamo di aver iniziato alla grande perché “False Promesse” per noi è
una bomba ed è un pezzo in cui crediamo molto, per cui non sarà per niente facile soddisfare
le nostre aspettative e mantenere questo passo per le canzoni che verranno dopo. È una sfida
alla quale non ci sottraiamo anzi, siamo sempre affamati di nuova musica e vogliosi di metterci
alla prova perché abbiamo ancora tutto da dimostrare. Vogliamo solo la possibilità di farlo.
C’è qualcosa che cambiereste del vostro passato?
Sì. Non crediamo in quelli che dicono che non cambierebbero nulla, crediamo invece che tutto
faccia parte di un percorso e se scegli un percorso tortuoso come quello della musica devi
mettere in conto che farai mille errori prima di capirci qualcosa, e quando avrai capito ne farai
altri mille perché pensi di aver capito. La chiave secondo noi è buttarsi; una canzone non sarà mai
perfetta e potremmo stravolgerla in continuazione, ma è importante capire qual è il momento di
darle la luce anche se non è facile: le canzoni sono parte di noi e ci mettono allo scoperto,
è normale puntare alla perfezione, ma purtroppo o per fortuna, non esiste.
Siete autodidatti o avete seguito degli studi in particolare?
Entrambi abbiamo seguito studi professionali di strumento, partendo dalle scuole di musica
quando eravamo piccoli, per poi essere seguiti privatamente da insegnanti rinomati.
Progetti futuri?
Speriamo che con il ritorno alla capienza massima dei luoghi dediti alla promozione di cultura
e spettacolo aumentino le possibilità di esibirci dal vivo perché è questo che vogliamo fare. Bello
Instagram, bello Spotify bello tutto, ma la musica noi la vogliamo suonare, non spammare.
Quindi seguiteci sui social in funzione di seguirci dal vivo!
Contemporaneamente continueremo alla produzione e alla scrittura di altre canzoni fino alla
prossima estate; “False Promesse” è solo l’inizio.