Si sa, certi sapori non si scordano facilmente: gli spaghetti estivi di Testaccio fanno parte di questo schieramento. Una portata doppia che ha coinvolto tutti i presenti, a partire dalle guest che hanno stregato il palco di Città Dell’Altra Economia e gironzolato per il backstage dello Spaghetti Festival in maniera personalizzata lo scorso weekend.
Se c’è stato infatti chi era nel “chill” come se fosse andato a trovare alcuni amici dopo le vacanze (Gazzelle), c’è chi si è dilettato a mostrarsi in maniera totalmente giocherellona come Centomilacarie, che ha fatto notare un attaccamento artistico con Giuse The Lizia…fino a fare incursioni nelle interviste post-esibizione. Un clima disteso e colloquiale, come quello pure di Emma Nolde che faceva la spola fra gli amici al merchandising e il backstage e la stessa Joan Thiele con i suoi compagni di avventura, che valorizza la nostra idea di autenticità già ricordata nel live report precedente.
Ma oltre agli sguardi, c’é chi si è pure fermato ai nostri microfoni, raccontandoci da vicino cosa ha rappresentato questo Spaghetti Festival per lui/lei. Eccone una breve carrellata.
Emma Nolde: “Missione compiuta in buona compagnia!”
Tra le protagoniste della seconda serata di Spaghetti Festival, in posizione centrale come capita al pomodoro in mezzo alla portata protagonista, c’è stata Emma Nolde, con una grinta trascinante a tal punto da catalizzare totalmente la serata. Un live eseguito proprio a cavallo fra Amalfitano e Joan Thiele, che ha travolto la folla nel momento di massimo afflusso, con slogan importanti e brani ormai diventati protagonisti nella scena indie italiana. Fra tutti “Indipendente”, un inno generazionale per migliorare il futuro…a partire ad esempio da questa platea.

“Il pubblico di Spaghetti ci ha dato tanta energia – ha spiegato ai nostri microfoni l’artista toscana – ha cantato e saltato con noi, regalando una bellissima serata“. Vibrazioni oltre il palco che sono proprio gli obiettivi di Emma in tutte le sue performance, come ci ha confidato: “Io spero sempre che durante i miei live il pubblico si diverta, si senta coinvolto e a proprio agio nel lasciarsi andare e vivere quel momento come fosse sul palco con me e la band“. E si può dire con grande franchezza, insieme a lei che “la missione è riuscita”.
Ad avvalorare poi la serata romana definita proprio da lei come “una di quelle che preferisco, dove ormai ho diversi amici qui e dove ci divertiamo molto” c’è stata proprio la condivisione del palco con Joan Thiele, artista stimata dalla cantante classe 2000 che a sua detta “sta portando in giro un live incredibile“. Buona compagnia, insomma, per la Nolde spregiudicata, capace di vivere appieno l’atmosfera dello Spaghetti fra un salto nel back e uno al merchandising dai suoi amici!
Giuse The Lizia, una crescita esponenziale nel “bel caos”
Facendo un passo indietro, alla prima serata di Spaghetti, ritroviamo Giuse The Lizia, anch’esso protagonista nel main stage nella parte finale della serata. Figlio di un’altra prova convincente, l’artista siciliano ha dibattuto con noi l’ascesa del suo percorso, sempre più scintillante nel giro di pochi mesi.

Una percezione di “caoticità nel bene” durante i suoi live sempre più partecipati, che fanno scattare anche in lui un divertimento maggiore. Ricordiamo infatti con grande nostalgia la folla in completa euforia nei suoi pezzi tratti dall’ultimo album, senza dimenticare l’apice raggiunto durante il duetto con quel Centomilacarie che, stando ai nostri occhi e alle nostre orecchie, si è dilettato per tutto il tempo a scherzare con Giuse, mostrando una forte alchimia artistica. Brani generazionali, che creano “sintonia e connessioni con la collettività” e che si offrono inevitabilmente come rimedio a quel disagio giovanile rappresentato dallo stesso.
Tra di loro ci sono anche quei giovani emergenti, tanti decantati da noi, su cui abbiamo posto attenzione con Giuse, per aiutarli a trovare la luce, com’egli stesso sta riuscendo senza i favori del mainstream. “Sarò banale – confida il cantautore 22enne – ma quando credi nella roba che fai, basta che ti impegni tanto e raccoglierai i frutti di quel che semi. Ovviamente devi essere abbastanza strong per affrontare tutti gli ostacoli, ma se hai buona musica ce la fai”. Una dose di ottimismo, insomma, da parte di un’artista che sta scalando gradi di popolarità in pochissimo tempo, nonostante si diletti a cantare di ‘incomunicabilità’….
Anna Castiglia, la forza di essere cantautrice
Vivere un tramonto impegnato: così ci siam sentiti durante il saluto al sole di sabato sera, mentre cantava Anna Castiglia. Vibes cariche di interesse, che hanno provato a limitare la calura capitolina che ha circondato anche lo Spaghetti Festival, ma visibili anche dal palco.

“Sono rimasta sorpresa – ha ammesso la cantante catanese – da un pubblico caldissimo, perché poteva essere anche un pochino più affaticato dalla temperatura”. Infatti i ragazzi, fra striscioni e cori, hanno incitato l’artista, da poco anche vincitrice della targa Tenco per la sua opera prima, riuscendo così a confermare quella bellezza che ha sempre notato in ogni live avuto a Roma.
Ma quel che fa più felice Anna è soprattutto come la musica stia finalmente rompendo gli argini anche semantici, declinando la parola “cantautrice” per rappresentare proprio la sua categoria, fin troppo chiusa da un linguaggio arcaico. “Speriamo di essere in un momento sempre più positivo“, auspica l’autrice dell’album “Mi piace”, capace di lasciarci sbalorditi per la sua umiltà e la sua ironia trapelata dietro le quinte.