Questa estate il gigante OTT Netflix ha deciso di lanciarsi nelle produzioni italiane a carattere estivo, ma sopratutto adolescienzale. Skam Italia ha riaperto la strada italiana delle teen-series a cui a seguito Summertime il nostro caso di studio. Come il cinecocomero “Sotto il sole di Riccione” si tratta di racconti indissolubilmente legati alla musica (vedi i titoli), un leitmotiv che i guida i racconti dei giovani protagonisti alle prese con emozioni e ormoni dell’adolescenza.
Summertime
Per quanto Summertime abbia delle carenze a livello di scrittura dei personaggi principali, non possiamo che valutare anche degli aspetti più che positivi. Ma prima raccontiamo la storia di questi ragazzi.
Plot
Nella città di Cesenatico, Summer e Ale sono due persone con stili di vita opposti. Lei è una donna molto introversa; odia l’estate e decide di trovare un lavoro al Grand Hotel per sostenere finanziariamente sua madre mentre suo padre, musicista jazz è partito per l’estate per lavorare all’estero. Summer ha due migliori amici, Sofia ed Edo (innamorato di Lei), e una sorella minore di nome Blue. Ale è un ragazzo originario di Roma trasferitosi in Emilia Romagna per seguire la sua carriera di motociclista. Proprio in questa fatidica estate si è preso una pausa dalla competizione dopo un pericoloso incidente di gara che lo ha quasi ucciso. Dopo essersi incontrati ad una festa i due si trovano a lavorare nell’hotel della mamma di Ale. Comiciano a frequentarsi ma la carriera di Ale porterà la storia d’amore a finire con la stagione estiva.
Nonostante la storia sia incentrata sulle differenze tra Ale e Summer, il loro essere di “famiglie” diverse lo trovo narratologicamente anacronistico. Sono trascorsi troppi anni da quella storia di Babi e Step in “Tre Metri Sopra al Cielo”, che non avevano lo smartphone e l’amore diciamocelo lo affrontavano in maniera troppo pesante. L’ispirazione a questo cult, di qualche generazione di adolscenti fa’, non rispecchia più quelli la generazione (z) di oggi, obviously.
Molto più umani e interessanti gli “amici” dei protagonisti, personaggi più “vivi” e alle prese con i sentimenti più che con le differenze sociali. Mettersi in gioco in amore per la prima volta è una sfida per Dario, il migliore amico di Ale e anche per Sofia, la migliore amica di Summer così libera di amare le donne ma così impaurita nel dichiarare il suo amore per lei. La piccola Blue, sorella della protagonista è molto più coraggiosa di qualsiasi adolescente della storia, dichiara il suo amore ad Edo e riesce fieramente a superare il suo rifiuto.
I personaggi secondari sono meno piatti dei due protagonisti, migliori anche nella recitazione. Decisamente.
Colonna Sonora
ll motivo per cui sono qui a scrivere di questa serie è la colonna sonora. La serie Summertime, ha nel titolo la celebre canzone Jazz, la quale viene interpretata dallo stesso Raphael Gualazzi nella settima puntata, ma resa celebre nel 1968 dall’interpretazione Ella Fitzgerald.
La colonna sonora della serie è curata da Giorgio Poi e fotografa per me la vera essenza dell’estate, i brani sono tante piccole fotografie delle giornate estive spesso malinconiche. L’estate, in queste come altre narrazioni filmiche è una spazio-tempo altro, una eterotopia idilliaca in cui le regole del gioco non sono più le stesse.
Nella playlist di Summertime troviamo diverse tracce di Giorgio Poi, come “Leoni” feat Francesca Michielin, “Missili” feat Frah Quintale, Vinavil e Napoleone dal suo ultimo album Smog.
La top 3 dei brani che hanno fatto breccia nel mio cuore alla visione delle puntate sono:
- Stanza Singola, di Franco126 feat Tommaso Paradiso,
- The Less I Know The Better dei Tame Impala
- V, di Francesco di Leo
Tanti i brani che fanno e hanno fatto parte della mia estate, che potete ascoltare in questa playlist Spotify dedicata.
Quindi a conti fatti, la mia recensione di questa serie, che dalle sue ha anche una meravigliosa fotografia, è quella di guardarla senza troppe aspettative, sopratutto se si ha superato la fese adolescenziale, ma consiglio assolutamente di ascoltare la magnifica colonna sonora e tutti i brani scelti da Giorgio Poi.
Buona estate indies!