Abbiamo intervistato la cantautrice calabrese Alessandra Latino che ci parla di “Un amore travolgente che crea dipendenza” raccontato nel suo nuovo lavoro dal titolo Euphoria
Ciao Alessandra, cosa intendi quando dici che l’amore è allucinazione?
Ciao Indie Life! Spesso l’amore è frutto di ciò che la nostra mente cerca e crea per colmare un bisogno. Per questo motivo penso che esso sia allucinazione quando si idealizza una persona tanto da vederla per come la desideriamo, e non per com’è realmente.
Quando, secondo te, l’amore non è illusorio?
L’amore non è illusorio quando diventa una scelta: si è consapevoli dei pregi e dei difetti della persona amata, e si sceglie di amarli entrambi.
Parli di questo in Euphoria, il tuo nuovo singolo?
Si, Euphoria racconta dell’amore totalizzante, necessario, che crea dipendenza; in realtà è pura illusione.
Il brano spiega come questi eccessi, che sembrano equilibrio, sono precari: la stabilità è un falso e la realtà, che sembra sospesa, scorre veloce. Spesso se ne è consapevoli, ma si sceglie di rimanerne “vittima” per continuare a vivere quella felicità tanto voluta, che dura pure solo un attimo.
Mi racconti di quando è nato il pezzo, chi lo ha prodotto e come mai è nato?
Il brano è stato scritto più di un anno fa, ma ho continuato a lavorarlo per molti mesi grazie all’aiuto dei vari professionisti che la Joseba Publishing mi ha affiancato. È nato dall’idea di raccontare l’amore sotto un diverso punto di vista ed è il prodotto di un’attenta ricerca musicale, che ha lo scopo di contaminare il pop con elementi di altri generi.
Come hai incontrato Gianni Testa e Joseba Publishing?
Nell’estate 2019 ho incontrato il mio produttore Gianni Testa ad un concorso locale, del quale era giudice e grazie al quale vinsi un inedito che sarebbe stato prodotto proprio dalla Joseba Publishing. Grazie a questa piccola collaborazione è nato qualcosa di grande e l’anno successivo sono entrata a far parte, sotto contratto della casa discografica.
Ti va di dirci qualcosa di più su di te e sul tuo background artistico?
Certamente! Io sono nata e cresciuta con la musica, è la mia costante. Ho iniziato con lo studio del pianoforte e del canto fin da piccola, così come con la danza. Studio privatamente e da qualche anno sono iscritta al conservatorio; inoltre tra pochi mesi mi diplomerò in danza hiphop.
Hai avuto anche tante esperienze fra palchi e contest. Quali sono state le più importanti e che tipo di arricchimento personale hai avuto?
Qualunque cosa riguardi la musica è un’esperienza da ricordare. Io ho avuto la fortuna di viverne molte ed è difficile per me scegliere; sicuramente la mia partecipazione alla full immersion di formazione musicale presso il CET di Mogol, i laboratori di formazione musicale di Area Sanremo, la registrazione del mio primo inedito presso il Q Recording Studio di Red Canzian a Milano.
Anche le mie prime volte in studio con il mio team sono momenti che ricorderò sempre, ciò che vivo con loro è indescrivibile.
Stai già preparando un disco?
Abbiamo in progetto di realizzare un EP, per questo sto continuando a scrivere brani con l’aiuto del mio team. Spero di poterveli presentare al più presto!
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