Dopo aver superato con successo la finalissima di Sanremo Giovani con il brano “Le cose più importanti”, Will sarà protagonista dal prossimo 7 febbraio al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Stupido”. Il giovane artista di 24 anni, che negli ultimi anni è riuscito a conquistarsi con costanza e determinazione un posto nella scena urban pop nazionale, si prepara così a calcare per la prima volta l’ambitissimo palco dell’Ariston tra i Big della canzone italiana.
“Ancora devo rendermi conto delle emozioni che proverò, tra ansia e trepidazione – ammette nella presentazione stampa avvenuta oggi – ma cercherò di fare una performance all’altezza del palco, perché non voglio farmi trovare impreparato” . Infatti William Busetti ha accantonato ogni sorta di svago e leggerezza dettati dalla sua giovane età per caricare al meglio la sua tenuta fisica e mentale, prima del grande debutto: “Mi sto prendendo cura di me come mai fatto finora, ripetendo ogni giorno il mio singolo e la cover in studio e l’allenamento continuo in palestra”. Un messaggio stimolante e schietto, un po’ come quello celato nel suo brano, nato insieme a Simone Cremonini e Andrea Pugliese in epoca Covid, senza pretese di essere un pezzo per Sanremo, che regala “un messaggio d’amore per tutti”, curato nei minimi dettagli. E per realizzarlo Will si è affidato fortemente al desiderio di sperimentazione, come quello che ha sviluppato negli ascolti adolescenziali con i continui rimbalzi dalla trap al brit pop dei Beatles, Oasis e Queen amati della mamma fino al cantautorato del papà con De Andrè, Zucchero e Dalla in età adolescenziale, ma anche a livello di percorso professionale. Infatti, il cantante veneto, nonostante gli input dalla nascita della musica dentro casa, ha prima coronato la sua passione del calcio a 6 anni, fonte di consigli – come “le bocciature servano per migliorarsi” e la sana competizione – e difetti – “troppi giudizi” – per poi dirigersi dal 2019 verso il cosiddetto “porto sicuro” della musica, dove l’artista si è sentito “libero” di esprimere sé stesso, con risultanti sorprendenti.
Non a caso la partecipazione a Sanremo di Will arriva in seguito al rapido successo di brani come “Estate” già certificato disco di platino, “Anno Luce”, “Domani che fai?” “Capolavoro”, “Chi sono veramente”, “Più forte di me”, che hanno complessivamente superato 100 milioni di stream, facendo arrivare al grande pubblico un talento genuino e puro…e dal forte rischio di essere portatore di banalità. A chi, infatti, lo accusa di portare messaggi abbastanza leggeri, il cantautore risponde con la dedizione messa nella costruzione di ogni singolo pezzo e soprattutto, in questo caso specifico, nel messaggio intrinseco dell’amore facile da giudicare ma difficile da comprendere fino in fondo. “Stupido è un pezzo autobiografico ma si apre a tutti, perché parecchi di noi si sentono così di fronte a certe situazioni”, a maggior ragione quando si è…timidoni. Un atteggiamento introverso, ma al tempo stesso genuino e sincero che arricchisce così l’Ariston di una visione autentica della vita, lontana dall’odio e per certi versi comunitaria.
“Lascerò che la musica parli per me”, è il mantra personale che aiuterà William a gestire le possibili tensioni legate alla paura di sbagliare e alla classifica finale, proiettandolo con fiducia verso lo Stupido Tour Venti23”, organizzato a Maggio e prodotto da Magellano Concerti. Ovvero l’ennesimo passaggio maturo per un’artista di rara sensibilità che si mette a nudo, senza filtri, dinanzi al pubblico e lo rende portatore di good vibes per la generazione Z.
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