L’arte di Fabio De Vincente, definito “l’aristocratico di strada”, racchiude quello che è stato ed è il suo stile di vita. “VINCENTE” è il suo nuovo album un progetto impossibile da collocare in un unico filone di genere; si tratta di un racconto autobiografico sincero attraverso le canzoni. Rivolto al main stream è l’esempio perfetto di un crossover moderno, dove il piano è uno degli strumenti più presenti insieme alla scelta di groove tematici.
Il cantautore si racconta in occasione dell’uscita del suo nuovo album.
Ciao Fabio, partiamo dal tuo nuovo disco “VINCENTE”. Cosa rappresenta per te questo progetto discografico?
Questo album è la mia biografia in 10 canzoni. Ha profondamente intriso il mio marchio di fabbrica nel suono, nella composizione melodica e armonica, nei testi, nei video e grafiche; insomma, seguendo tutto in prima persona non potrebbe essere altrimenti.
C’è un filo conduttore che lega le tracce della tracklist?
Assolutamente sì ed è semplicemente la mia vita nel bene e nel male, un viaggio nei sentimenti negli eccessi, sofferenze, vizi, relazioni umane e amori con tutte le sue emozioni, sensazioni, ambizioni, aneddoti, speranze, aspettative, riflessioni e conclusioni.
Oltre a te, chi ha collaborato a questo progetto discografico?
Ho scritto molto con il mio collaboratore Carlo Montanari “Charlie”, un autore di estremo talento con cui abbiamo passato anni a scrivere molte cose insieme, penso una delle persone che mi conosca meglio in assoluto ed ho prodotto tutto il disco insieme Luca Vicini “Vicio” (produttore musicale e bassista dei Subsonica) con cui avevamo già collaborato in passato e con il quale continuo tutt’ora; proprio in questi giorni sarò in studio da lui.
Dal 24 febbraio in radio “Sempre gli stessi”, il nuovo singolo. Raccontaci come è nata questa traccia.
È un brano che fa parte dell’album e come tutte le altre canzoni, è un pezzo di me e del mio percorso di vita. Volevo solo scrivere un brano diretto, vero, sincero e dopo aver messo le mani sul pianoforte ha iniziato a prendere vita.
Sappiamo che per 2 anni consecutivi, nel 2014 e nel 2015 e poi nel 2019 sei stato tra i finalisti del Festival di Sanremo Nuove Proposte. Come descriveresti questa esperienza?
Sono tutte esperienze che forgiano il percorso di chi vuole fare questo mestiere; diciamo che avrei voluto e vorrei calcarlo quel palco, quindi mi toccherà a tutti i costi partecipare tra i big un giorno.
Dopo l’uscita di “One life one show” hai aperto il concerto di Francesco Sarcina (“Le Vibrazioni”). Hai qualche ricordo particolare da raccontare?
Lo ricordo con piacere perché il giorno prima avevo registrato la 1° puntata di The Voice ed era andata alla grande quindi ero decisamente galvanizzato.
Nel 2016 hai partecipato a The Voice of Italy. Com’è stato il tuo rapporto con Dolcenera?
Con Dolcenera c’è stato da subito un buon feeling ma in quei contesti dove gli impegni e gli stress dei coach sono molti e costanti è difficile instaurare un rapporto più personale.
Qualche novità che vuoi condividere in anteprima con noi?
Un brano dell’album, “Amare per sempre” sarà nel film “TicToc” in uscita il 21 aprile al cinema dove farò anche un cameo e sto preparando una featuring eccezionale con una cantante davvero speciale!