A tu per tu con il cantautore Bracco Di Graci

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Abbiamo avuto il piacere di intervistare il cantautore Bracco Di Graci, che in questa piacevole chiacchierata ci racconterà del suo nuovo singolo “La Vita è un click” un racconto metropolitano che parla di una storia che sta per finire con un Lui che non si rassegna e vorrebbe ricucire il rapporto e una Lei che non ne vuole più sapere e per superare il periodo si distrae ballando. È un piccolo spaccato di vita, una rappresentazione degli eventi sempre in movimento. Il “click” rappresenta un interruttore che nel tempo di uno scatto può farti vincere o perdere, così nell’amore così nella vita.

Ciao Bracco, com’è iniziato il tuo percorso artistico?

Ciao, il mio percorso artistico, intendo a livello professionale, è cominciato con il Festival di Castrocaro nel 1991 con il brano “Vivo muoio e vivo” che successivamente è stato anche cantato dal Grande Gianni Morandi.

Quale è stata la tua musica di riferimento?

La mia musica di riferimento è quella dei cantautori, soprattutto del passato, quelli che credevano che la musica avesse uno scopo migliorativo della società, oggi quasi tutto dimenticato…peccato.

Che messaggio vorresti lanciare con la tua musica?

La mia musica non ha la presunzione di lanciare messaggi, sono sensibile alle ingiustizie quindi scrivo per sfogarmi, a volte scrivo anche storie di altri soggetti attraverso confidenze che mi vengono fatte.

Sei di origine siciliana ma bolognese d’adozione. Cosa ti ha dato questa città a livello artistico e professionale?

Beh…sicuramente questa città mi ha dato l’opportunità di lavorare, i miei genitori sono emigrati dalla Sicilia per carenza di lavoro, a livello professionale l’incontro con Lucio Dalla è stato quasi miracoloso…quindi non posso fare altro che ringraziare questa città.

Ci racconti il tuo incontro con Lucio Dalla?

Ho cercato Lucio Dalla per fargli sentire le mie canzoni, era introvabile per me, quindi con la ragazza di quel tempo avevo concordato di passare un’oretta ogni sera davanti alla sua casa per beccarlo, ai tempi abitava in Vicolo Mariscotti, non funzionò e lasciai perdere, poi una sera dopo il secondo spettacolo, tornando da un cinema mi fermai con un amico davanti alla sua buchetta delle lettere per imbucargli una musicassetta, lui, proprio in quel momento stava rientrando a casa con il suo manager Renzo Cremonini, avevo i fari contro, non avevo realizzato, capii che era lui solo dopo che mi urlò “cosa stai mettendo lì dentro?”….ah ah….questo è stato l’incontro.

Hai scritto canzoni per artisti di grosso calibro come Gianni Morandi, ma c’è qualcun altro con cui vorresti collaborare?

Non mi ritengo un autore ma un cantautore, non sono capace di scrivere a comando, sono un contadino della musica, scrivo di getto, d’istinto e soprattutto quando le canzoni mi vengono a cercare.

Non ho scritto appositamente per Gianno Morandi, mi sono venute canzoni che mi sembravano adatte a lui, così l’ho chiamato e lui, da bella persona quale è, mi ha dato l’opportunità di poter mettere i brani alla sua attenzione, invitandomi a casa sua, il resto è storia, di mio Gianni Morandi ha cantato “Solo chi si ama veramente”, “Tu sei nel mio presente”, “Credo nell’amore” in duetto con Alessandra Amoroso, “Ti comunico amore e la cover di “Vivo muoio e vivo”.

Per quanto riguarda alle collaborazioni, proprio perché non scrivo a comando mi preservo da averle, ma più per una mia insicurezza e non per altezzosità.

Qual è il significato del tuo nuovo singolo “La Vita è un click”?

“Non bisogna dare nulla per scontato”, perché La vita è un click…può farti vincere o perdere, è forse una continuazione, intendo come senso, ad un brano che ho scritto anni fà dal titolo “Guardia o ladro” che ha fatto il quarto posto al Festival Di Sanremo, ha vinto il Cantagiro ed il premio Rino Gaetano, c’è il gioco Buio o Luce Bianco-Nero Guardia o Ladro, Negativo-Positivo, Vincere o Perdere…”sono affascinato dagli estremi e da ciò che gli si può scrivere dentro”.

Quali sensazioni pensi possa regalare questo brano a chi lo ascolta?

Beh…è difficile da dire, ognuno recepisce in modo personale, spero si capisca l’impegno di questo progetto, sia il mio nella composizione dei brani, sia quello del produttore ed arrangiatore Giordano Mazzi.

Parlaci un po’ del video, di chi è stata l’idea e da chi è stato girato?

Allora sull’arrangiamento di Giordano Mazzi il video è stato girato dal regista Daniele Balboni che ha scritto anche la regia, ci siamo trovati sulla volontà di fare le riprese dando risalto alla semplicità, è stato girato in un quartiere di provincia.

Grazie per essere state con noi, per concludere ti chiediamo i tuoi prossimi impegni.

I progetti futuri sono legati al gradimento del pubblico, dal momento che manco dalle scene da molti anni molti forse si saranno dimenticati di me, quindi lavoreremo con la Red&Blue di Marco Stanzani che ringrazio, facendo uscire un singolo per volta, cercando di far crescere l’interesse per la mia musica e per la mia pagina web.

Per chi fosse interessato mi si può trovare su www.braccodigraci.it sui social e sui Digital Store.

Ringrazio Indielife per l’intervista e ringrazio anche la gentilissima Clarissa D’Avena che mi fa da promoter.

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