In questa intervista, avremo l’opportunità di approfondire la visione dei Cosmedia sul loro nuovo album “Dal momento che”, le ispirazioni dietro le canzoni e il processo creativo che ha portato alla nascita di questo lavoro musicale.
Ciao ragazzi, benvenuti su Indie Life. Come è nata la vostra band?
Ciao e grazie! La nostra band è nata dall’evoluzione di tanti progetti passati che hanno visto una miriade di cambiamenti ed evoluzioni. Antonio scriveva musica da un po’ di anni, e l’incontro con Mario ha sancito l’inizio di un nuovo progetto, un progetto in cui credere realmente e che avesse una precisa direzione artistica. L’incontro con Gianluca e Peppe, che già avevano suonato con Mario precedentemente, ci ha dato la conferma che eravamo pronti per iniziare a costruire qualcosa di solido.
Dopo pochi mesi dalla nascita del progetto, avete realizzato un EP autoprodotto intitolato “Uno Spiacevole Incidente”. Potete raccontarci di più su questo lavoro e sul vostro processo di registrazione?
In realtà questo EP doveva fungere da demo, inizialmente, dato che suonavamo insieme da pochissimi mesi e avevamo bisogno di qualcosa da far ascoltare agli addetti ai lavori. I pezzi erano già stati composti e terminati prima della nascita definitiva della band, ma il tocco di Peppe e Gianluca ha dato subito una nuova identità ai brani, e il risultato finale ci è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di pubblicarlo, inizialmente, sulle piattaforme digitali.
Dopo l’EP, avete firmato un contratto discografico con Overdub Recordings. Come è stata questa esperienza e cosa vi ha portato a produrre il vostro disco d’esordio “Dal Momento Che”?
La firma con l’etichetta è stata un momento fondamentale per noi, dato che registrare un album quando alle spalle hai qualcuno che crede in te è sicuramente più motivante. L’idea dell’album era già nell’aria prima di prendere contatti con la Overdub Recordings, dato che le canzoni erano pronte, e firmare il contratto ha significato per noi realmente dare inizio a una carriera musicale. Inoltre, farlo con una supervisione artistica reale permette di realizzare un lavoro che abbia molto più criterio.
“Dinamiche” è stato il primo singolo estratto dal vostro album e ha visto l’uscita di un videoclip ufficiale. Potete raccontarci la storia dietro a questa canzone e al videoclip?
La canzone ha una storia di per sé molto lunga e complicata: è stata ultimata durante la pandemia, scritta in un momento di forte nostalgia per tutto ciò che non potevamo più fare, ma soprattutto per i concerti, che erano poi anche un momento per stare insieme alle persone vicine a noi. Nello stesso tempo rappresenta anche una dedica a tutte le critiche che ci stroncavano e a quelle che ci facevano crescere, alle domeniche passate in sala prove a tentare di migliorare, di creare un sound: anche quei momenti durante il 2020 erano scomparsi.
Lo studio di produzione che ha prodotto il videoclip, La Bagarre, aveva un’idea per un corto, e quel brano a loro sembrava l’incastro perfetto. Il videoclip mostra una persona che, in un momento di poca lucidità fisica e mentale, ha un collasso e inizia a rivedere momenti belli del passato, spesso dati per scontati, che ora sembrano distanti, scomparsi per sempre. È un po’ la storia del nostro brano, in fondo.
Sono stati loro, insieme alla nostra etichetta Overdub Recordings, a selezionare il brano come singolo.
Il vostro secondo singolo, “Marzo ed Io,” è stato rilasciato nel gennaio 2023. Qual è il messaggio principale di questa canzone e come si inserisce nel contesto del vostro album?
Le nostre canzoni in realtà non hanno dei veri e propri messaggi, sono delle storie di vita, dei pensieri, delle riflessioni. Soprattutto Marzo ed Io, che è un flusso di pensieri sotto la doccia, riguardanti una vecchia relazione conclusa, convincendosi del fatto che l’unico errore commesso sia stato non concluderla prima. È il brano più vecchio del nostro album, composto nel marzo del 2018, ed è quello che ha visto più influenze di musicisti diversi, più idee.
Qual è il messaggio principale o il tema che avete voluto trasmettere attraverso l’album “Dal Momento Che”?
In questo caso, possiamo dire che l’album abbia un tema definito: la sensazione di inadeguatezza nei rapporti sociali, sentimentali o meno, ma soprattutto nel confronto con le nostre aspettative su noi stessi. Il messaggio di fondo è che non esistano confronti che tengano, che non ci sono persone sbagliate o inadeguate, che si può sempre ricominciare da zero senza farsi travolgere dalle situazioni malate del proprio passato.
Avete partecipato a vari festival e contest, arrivando in finale al Tour Music Fest nel 2022. Come è stata questa esperienza e come ha influenzato la vostra musica?
Quella del tour music fest è stata senza dubbio l’esperienza più bella e formativa che potessimo fare, per diversi motivi. Il primo è stato conoscere produttori, musicisti di professione e altri veterani della musica che ci hanno riempito di feedback su ciò che facevamo. Anche confrontarci con gli altri partecipanti è stato interessante, scoprire il loro background, le realtà musicali delle loro città di provenienza. Sono esperienze che ti permettono di uscire dal tuo guscio, dalla tua piccola realtà di provincia per avere un assaggio di com’è il mondo musicale fuori.
Infine, devo dire che viaggiare insieme ci unisce tantissimo come band, e crea un legame ancora più forte tra di noi da un punto di vista personale, e questo crea intesa, per qualche strana magia, anche da un punto di vista musicale.
Potete anticiparci se avete in programma delle date per promuovere “Dal Momento Che”?
Purtroppo, ancora non abbiamo date fissate, ma ci stiamo lavorando. Non vediamo l’ora di suonare il nostro album di fronte a delle persone, e trasmettergli la nostra energia.