“FORSE FORSE” alla fine ci si salva. Intervista a Sergio Ruggeri

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Sergio Ruggeri è tornato, con la sua “Forse Forse” pubblicata con La Crème Record, il 2 di febbraio.

“Forse Forse” è un pezzo indie pop che racconta la fine di una relazione tossica da cui il cantautore, sebbene con qualche ferita e livido, riesce a uscire vincitore.

Dopo che uscite da una rissa vi rendete conto di esservi fatti male, ma comunque è un male per il quale dopo due o tre giorni guarite, acquisite la consapevolezza di non essere fatti di carta e le cose si sistemano, si va avanti comunque“.

Intervista a Sergio Ruggeri

Dici che il dolore di un amore passa, come passano i lividi dopo una rissa. Ma tu, in una rissa, ci sei mai effettivamente finito?

L’amore per forza di cose è già di suo dolore, come penso allo stesso tempo che il contrario di amore sia morte. Penso che metaforicamente ci possano essere delle analogie ma i processi di guarigione sono diversi… dipende sempre dalla persona che sei e dalla tua storia. Con la violenza – nella sua totalità – non ho nulla a che fare, ma in passato ho commesso errori dovuti ai periodi in cui mi trovavo, alla curiosità e sicuramente all’inquietudine del tempo. Aggiungo che non esistono giustificazioni ad un atto violento.

Da laurea in economia ad attore, a cantante. Quando e perché hai scelto di dedicarti interamente alla creatività/arte?

Ho fatto economia senza laurearmi. Mi sono avvicinato al “cinema” ma è meglio dire alla recitazione per cercare di superare dei limiti. La recitazione permette di scoprirti, chi recita ricerca e può essere qualcos’altro portandosi sempre con sé. Esprimersi è importante, ognuno ha la sua maniera, trovate la vostra e iniziate. La scrittura per me è terapeutica, ho proprio bisogno di scrivere. Nelle canzoni trovi tutto di me, forse pure troppo…

Descrivi il momento esatto in cui hai cominciato a scrivere “Forse Forse”.

“Forse Forse” è l’episodio di una serie, una serie scritta in breve tempo, non so dirti il momento preciso in cui l’ho scritta, mentirei. Posso dirti che è arrivata sinceramente e quando ho quella sensazione mi chiudo e la scrivo. È una canzone a cui tengo, non sarebbe neanche dovuta uscire se ci penso…

In casa respiravi aria di musica, quale? In che modo ha influenzato la tua scrittura?

A casa mia, mia madre è la musica. Con lei ho scoperto il mondo della musica, è una passione che mi ha trasmesso. Sicuramente non ci sono generi ben precisi che hanno segnato la mia infanzia o adolescenza, a casa potevamo ascoltare di tutto. I cantautori delle passate generazioni sono ovviamente un’ispirazione ma so di avere un mio modo di raccontarmi, spero di riuscire a portarvi dentro al mio mondo.

Come ci si sente rinati dopo una relazione tossica?

Le relazioni tossiche, le persone tossiche all’interno di una relazione, sono la droga più forte da espellere… Immaginatevi di drogarvi non sapendo di drogarvi, tutti i giorni, per mesi o per anni. Amatevi, che chi vi merita vi amerà a prescindere sennò fanculo.

Un saluto ai nostri lettori!

Ciao ragazzi, vi aspetto al primo live, lì saremo noi veramente.

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