Tra elettronica e futuro: “Voglio Vederti” di Marco Male | Intervista

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Tra suoni che richiamano l’opera di Battiato in una veste inedita e elettronica e parole quasi profetiche, che sanno lasciare il segno per tecnica e originalità, Marco Male torna con il suo nuovo brano, “Voglio Vederti“, uscito il 21 giugno con distribuzione The Orchard.

In un persuasivo incontro tra sperimentazione musicale e storytelling rap, il brano è una vera e propria descrizione della quotidianità, quella pura, senza mezzi termini, dentro cui gli scenari possono essere molteplici: sprofondare nella monotonia o farsi avanti e cambiare le regole del gioco. “Voglio vederti danzare”, per citare sempre Battiato – vivere e sprigionare la propria essenza, quella che ci permette di sentirci unici.

Intervista a Marco Male su “Voglio Vederti”

Il tuo nuovo singolo “Voglio Vederti” viene descritto come un incontro tra sperimentazione musicale e storytelling rap. Puoi raccontarci di più sul processo creativo dietro questo brano?

Quando ascoltavo Voglio Vederti Danzare piangevo pensando alla genuinità di Battiato. Da molto immaginavo di campionarlo, come ha sempre fatto Kanye con i maestri del passato. Alla fine l’ho fatto e ho abbozzato il beat. Ai tempi non avevo chiuso ancora nessuno dei miei beat e non mi definivo un produttore. Quando l’ho ripreso in mano avevo ancora le idee chiare su cosa dovesse diventare e molta più sicurezza acquisita nel tempo in quanto a tecnica. Ho giocato molto con i synth, il sample, le batterie e i vocal, è stato molto divertente. Il testo come mio solito è un brain-storming di sensazioni. Volevo festeggiare la vita e il contatto con la vita, perché pensavo fosse il miglior tributo da fare al maestro.

Passiamo al tema affrontato: la quotidianità, che può diventare monotonia o un motore per “cambiare le regole del gioco”. Parliamone.

È molto semplice, siamo complessi come siamo, non serve complicare le cose, la propria quotidianità è già di per se abbastanza ricca di dettagli interessanti che bastano quelli per trasmettete la propria passione. Credo che la forza dipenda dal modo in cui si guardano le cose, non da cosa si guarda.

marco male voglio vederti

I tuoi riferimenti musicali includono artisti come Battiato, Kanye West, Kendrick Lamar e Fabri Fibra. Come questi diversi stili e influenze si riflettono nella musica di Marco Male e in “Voglio Vederti”?

Mi piacciono cose diverse tra loro esatto. Il bello è che il modo in cui questi gusti si manifestano nella produzione è imprevedibile anche per me, e nulla è mai riconducibile a una sola fonte. Non ho un genere target quando produco, se non per il fatto che su ogni mia cosa ci rappo. Tengo più una determinata emozione come riferimento durante la produzione.

Hai parlato di celebrare il contatto con la vita e con le persone che ti circondano. In che modo questa filosofia si manifesta nella tua musica?

Quando ho capito davvero che la gente poteva emozionarsi con la mia musica ho iniziato sentirmi più empatico con i miei potenziali ascoltatori. Quando scrivo mi piace pensare che la mia roba possa ispirare qualcuno e trasmettergli qualche bella vibrazione. Sono cresciuto come un fratello minore, ora vorrei provare ad essere il fratellone di qualcuno, tra le altre cose.

Piani futuri? Qual è il prossimo passo per Marco Male?

⁠Conosco almeno i prossimi 10 passi, ma il prossimo è il singolo che droppo il mese prossimo, non ve lo perdete!

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