I Fanoya sono un duo indie-pop composto da Giacinto Brienza e Leone Tiso. Il loro nuovo singolo s’ intitola “Fette Biscottate” e racconta di uno stile di vita che, ambientato in una metropoli travolgente come Milano, può risultare logorante. Il brano nasconde riferimenti alle scelte difficili mai intraprese per la troppa paura e le cose mai dette. “Fette biscottate” è uno scenario completo di abitudini e rimorsi, dalle sonorità orecchiabili.
Abbiamo intervistato i Fanoya.
I Fanoya sono un duo tendenzialmente indie pop, ma voi vi rivedete in questo genere?
Diciamo che la parola indie è un po’ abusata o forse anche un po’ ingannevole. Si potrebbe dire che l’indie è il nuovo pop. Ecco, noi ci sentiamo pop.
Il vostro nuovo singolo “Fette biscottate” racconta di scelte che a volte si rivelano logoranti. Da cosa è nata l’ispirazione per questo brano?
Il brano è nato in modo spontaneo, naturale. Noi viviamo a Milano. Questo brano racconta di una donna che vive a Milano, in una realtà fatta quasi esclusivamente di lavoro, centri commerciali e dove smebra non esistere una via di fuga da una prigione che lei stessa si è creata.
Com’è andata la fase di produzione?
La fase di produzione è avvenuta durante il lock-down, un periodo in cui di certo non è mancato il tempo per scrivere nuova musica con più calma. Io e Leo ci scambiavano note vocali, da cui poi è nato il brano.
Siete un duo pugliese. Quanto la puglia ha influenzato il vostro modo di fare musica?
Tantissimo. Fino ai diciannove anni siamo stati lì. La Puglia è come un palcoscenico a cielo aperto, ogni scorcio è caratteristico. E poi passare da un paesino pugliese a Milano può generare un impatto forte, però ci siamo abituati. Siamo comunque molto legati alla Puglia.
Posso sapere un particolare del vostro prossimo lavoro?
Dovrebbero uscire altri singoli e agli inizi del 2021 uscirà il nostro nuovo disco (Covid permettendo). Si chiamerà Le previsioni del tempo
Grazie!
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