The Bonebreakers, è una realtà tutta made in Italy, anzi, precisamente made in Brescia. Un gruppo di puro Rock And Roll old school con una passione davvero genuina e una credibilità davvero rare da trovare in un gruppo nostrano, soprattutto in questo genere. La band, composta da Alle B. Goode, Mattia “Cat er Pillar” Bertolassi e Andy J. Braga, ha pubblicato il nuovo album “Party Time” nel gennaio 2021 (con la partecipazione di Carlo Poddighe, polistrumentista e co-produttore dell’album e Antoine “Sexy Sax” Saldi al sassofono tenore) che si presenta come un bel manifesto di questo genere musicale mai tramontato.
L’album parte con “Keep The Beat”, un bell’inizio ritmato e allegro che fa capire bene l’intenzione e lo scopo di questo disco e di questa band. Un bel Rock And Roll vintage ed energico, orecchiabile, che mette subito la voglia di ballare e sorridere. I ritmi non accennano a scendere minimamente e ci troviamo di fronte a “It’s Been A Long Time”, tradizionale di New Orleans che porta un’altra bella botta di vita, un brano up-tempo dove tutti gli strumenti si intrecciano perfettamente. Arrivando alla terza traccia “Downtown Strutter’s Ball”, lo spirito Rock And Roll è sempre vivo e in questo bel pezzo possiamo notare ancora di più la validità della band grazie ad alcuni botta e risposta chitarra-piano-sax. “Let Some Good Time Roll” è la successione perfetta, con un testo bello scanzonato per un brano che è l’inno perfetto al godersi la vita durante i bei momenti, cosa non così scontata. Il quinto brano “Cherry Cherry” volge più verso la ballad, o comunque un ritmo più soft. Una canzone malinconica, dolce e molto piacevole che trova un posto perfetto a metà di quest’album. Con “Three Shots Of Tequila” aumentiamo i bpm! Il pezzo, molto divertente, racconta di un uomo che si trova in un bar per svagarsi un po’, ma una volta che viene “catturato” dalla presenza di una bella ragazza, chiede aiuto al barista e alla tequila… “Trashman Blues” è un bel brano che parla di una ex-Rockstar che oggi fa il netturbino, descrivendone tutta la “discesa”. Una bella storia, molto realistica e che alla fine rivela che comunque il “trashman” continua lo stesso a suonare nei weekend, questo a testimoniare la forza e la dipendenza dalla musica. Cambiamo totalmente ritmo con “My Baby Likes To Mambo”, passando a sonorità più latine, questa canzone è molto interessante e piacevole, e, come per “Cherry Cherry”, questo suo piazzamento nella tracklist è perfetto per l’ascoltatore. “Seven Nights To Rock” arriva come una richiesta, tempismo perfetto per un bellissimo brano Rock And Roll spensierato che incita al fare festa tutta la settimana. Ancora una volta vengono evidenziate la genuinità e la preparazione di questi musicisti che riescono a scambiare dei bellissimi fraseggi anche in questo pezzo. Senza rendercene conto, siamo ormai in dirittura d’arrivo e l’ultima canzone è “City Blues”, brano acustico che vede un featuring con i Superdownhome (Cek Franceschetti e Andrea “Biscio” Bresciani). Questo pezzo fa viaggiare la mente e mette la voglia di mollare tutto e andare a vivere in campagna senza le contaminazioni della città e della società. La conclusione perfetta di un album che ci ha portato in altri tempi e in altri posti.
In conclusione, The Bonebreakers hanno sfornato davvero un bell’album, “Party Time” è molto piacevole, suonato molto bene e soprattutto suonato insieme. L’affiatamento e ciò che oltreoceano chiamano “musicianship” qui sono davvero evidenti e danno un tocco in pù ad un disco che non ha mai un punto morto e non annoia mai.
Thomas Libero