In occasione dell’uscita del suo ultimo singolo “Suko” (e il titolo già dice molto, ma non tutto: scoprite da voi che significa, oggi, prendersi “alla leggera sul serio” ascoltandovi il brano), abbiamo fatto qualche chiacchiera con Sibode Dj, alter-ego – ai limiti, talvolta, della nemesi – di Simone Marzocchi (Orchestra Corelli e Teatro delle Albe).
Sibode DJ, sei un pazzo. Spero ci concederai quest’esordio, che ci pare più che azzeccato alla luce della tua discografia e della recente uscita di “Suko”, il tuo secondo singolo per Brutture Moderne. Ce li dai tu, tre aggettivi attraverso i quali inquadrare la tua musica?
Ciao Indielife (si pronuncia indilaif), come va? Ve lo concedo…per stavolta (ride N.d.R.) [l’ho scritta io la N.d.R., in realtà non ho riso]. Certo, ve li do io gli aggettivi:
1.forte 2.ganza 3.sexy 4.quattro.
Come è successo che Simone Marzocchi si è trovato un giorno soppiantato dalla forza propulsiva di Sibode DJ? E’ oggi una coesistenza pacifica o turbolenta?
Ah sì, come successo? Sibode era lì che spingeva, e spingeva, no? quindi c’era già dentro, e poi un giorno…tac! è saltato fuori, così, ed ha iniziato a ballare e cantare e ad insultare la gente, Simone era ammutolito, però poi ha visto che si poteva farci dei soldi… La convivenza non è pacifica, Sibo odia Simo, però Simo sta imparando a lasciare lo spazio a Dj… spero possa andare meglio in futuro…
“Suko”, tra l’altro, ha un video piuttosto intenso ed efficace a chiarire fin da subito la forza eversiva e irriverente di Sibode DJ, che ha evidentemente fatto a pezzi il Simone più composto. La tua musica, a nostro parere, gode di un alto livello di “performatività”: secondo te, oggi, esiste ancora il genere? O è solo un discorso di quanto si interpreta più o meno efficacemente la “parte sessuale” che ci sentiamo calzare meglio addosso?
Simone è spacciato, ahahah! Mah… credo che sia la seconda cosa che dici, quel “calzare meglio addosso” mi piace molto. E poi mi è piaciuto quando hai detto “la tua musica gode”. Dal vivo sì, dicono che sono molto performante, la mia musica è fatta anche da una componente visiva abbastanza forte.
Dicci i tre dischi preferiti di Sibode Dj e mandaci a quel paese nel modo più glamour che puoi.
”The shape of punk to come” dei Refused, “The decline” dei NOFX, “Dalla” di Lucio Dalla, “Il mondo è come te lo metti in testa” di Giovanni Truppi, “Thriller” di M.J., tutta la produzione di Domenico Bini. Grazie per questa bella intervista, baciatemi le chiappette.