Su Indielife continua la saga ‘L’amore e la violenza vol.2’, a 3 anni dall’uscita dell’album dei Baustelle, band momentaneamente divisa ma ugualmente in attivo. Famosi i Baustelle per la loro propensione all’introspettivo, al malinconico e all’amore, nel 2018 hanno portato sui palchi un album ”oscenamente pop”, così definito da Francesco Bianconi, voce e autore di molti testi del gruppo musicale toscano.
Ci siamo lasciati a maggio con un articolo su alcuni dei brani di ‘L’amore e la violenza vol.2‘: A proposito di lei, La musica elettronica e Baby. Adesso continua il percorso tortuoso tra le parole di Bianconi, la voce di Rachele Bastreghi e le chitarre di Claudio Brasini.
La critica sociale in Tazebao
Parola che si scontrano, con immagini e storie, critiche sociali, riferimenti al presente e al passato. Tazebao è un pezzo pop-electro che porta avanti lo stile baustelliano tra gli strani collegamenti, i contrasti visivi e quel sapore di leggerezza dato dal ritmo e la voce da decadentismo, di Bianconi e Batreghi. É uno stile che ci piace.
Tazebao è un termine che nasce in epoca imperiale, in Cina intorno all’anno 1000. Un po’ come i testi dei Baustelle il Tazebao è uno strumento di protesta usato dal popolo che neanche l’imperatore può impedirgli. Il Tazebao viene affisso nelle città in epoca di maoismo. Fogli bianchi e vernice rossa e nera. Fino al ’68 dove Tazebao diventa un occidentale e si espande nelle proteste studentesche.
In Tazebao la violenza e l’amore si incastrano, si incrociano, nel desiderio di vivere una vita felice in un mondo di brutalità e prepotenze, con riferimenti storici impressi nella memoria collettiva.
L’amore è negativo e i Baustelle ne sanno qualcosa
L’amore è negativo è uno dei brani che ho personalmente amato, cantato e sofferto sin dal primo ascolto dell’album ‘L’amore e la violenza vol.2’. L’inizio di questo brano, che basa tutto il suo discorso sulla visione drammatico dell’amore e dell’eros, è devastante all’orecchio umano ed è forse da questo suono stridulo che vuole introdurci nel dramma d’amare.
Tutto il testo è fatto di riferimenti all’attualità, alla politica, alla storia, alla cultura popolare in un viscerale tripudio di violenza e tradimenti da Erode a Giuda, da Hitler a Donald Trump. Altrettanti sono i riferimenti all’amore, all’eros. Con quel modo unico, irriverente, dei Baustelle, di parlare di passione e di desiderio.
In un mondo dove l’individualismo fa da padrone come mosse strategiche nascoste dietro amori apparentemente felici e perfetti. Nei rapporti interpersonali, nel campo lavorativo, in famiglia, spegnere l’ego è una mossa ardua. É da coraggiosi mettere da parte sé stessi, dare spazio all’altro donandogli una parte importante di sé. In un certo senso l’amore è negativo, un togliersi a vicenda pezzi del proprio puzzle per sostituirli con pezzi intrisi di sé e dell’altro.