Prosegue la nostra analisi, per così dire, di un album molto criticato dai fans dei Baustelle: L’amore e la violenza vol.2 (2018). Tanti i commenti sui brani che compongono la seconda parte di L’amore e la violenza (2017), tanti i paragoni agli album precedenti, quelli, per intenderci, che hanno sancito la fama dei Baustelle: Amen (2008), La moda del lento (2003), Sussidiario illustrato della giovinezza (2000)…
In questo secondo articolo dedicato al 2 vol. de L’amore e la violenza, ci soffermiamo sui 3 brani A proposito di lei, La musica elettronica e Baby.
A proposito di lei
Una lei che prende ciò che sei senza dare mai, un amore che toglie forza ed energia, almeno è questo il punto di vista di chi ci parla, una donna che si sente messa da parte dall’uomo che ama. La lei di cui si parla è la nuova fidanzata, il nuovo amore e la donna che parla di questo amore che non è più il suo, mostra una grande invidia dettata dalla gelosia, dalla rabbia, dalla sofferenza per questa fine che a quanto pare non ha desiderato ma che può aver causato data la sua insofferenza nell’amplificare atteggiamenti negati di questo uomo che fa solo cazzate, che si occupa esclusivamente di lei e non parla più della sua precedente storia d’amore, come se non fosse mai accaduta, adirando così la protagonista del testo che a proposito di lei perde una giornata a parlar male di questa nuova relazione.
Musica elettronica
Un brano completamente strumentale è Musica elettronica, un colpo netto di sound Baustelliano che prende al cuore dopo 20 min di Amore e violenza. Un brano orchestrale che, dal titolo, contrasta e contemporaneamente avvolge la musica elettronica, intesa come musica di massa, e intesa come musica da discoteca. Una critica dei Baustelle anche ai criticoni stessi che danno una bidimensionalità alla musica dove c’è un buono e un cattivo, un bello e un brutto, un pubblico giusto e un pubblico incapace di capire. Una critica che non è nuova nel modo di pensare dei Baustelle, che ci lascia sempre un po’ interdetti quando poi, da amanti della band, cerchiamo di capire qual è il reale pensiero di Francesco Bianconi quando scrive questi brani.
Baby
Uno dei brani più forti di questo album, più sentiti e apprezzati anche dai non-baustelliani, è Baby. Un brano che riconduce alla realtà online, il mondo dei social, l’incontro scontro con un mondo privo di persone ma pieno di gente, volti, corpi, numeri di followers e following. Una citazione dentro al testo ci riconduce al brano Musica elettronica sempre accentuando l’aspetto critico.
C’è amore e violenza in questo pezzo dei Baustelle. C’è banalità e ossessione, nel classico mood di odio e amore delle coppie disperate che non riescono a gestire le loro relazioni dove ci si prosciuga a vicenda in un uragano di sentimenti, paure, passioni.
Baby, un rivolo di sangue sulle labbra, due virgole di sperma sulla schiena. Perché non immolarci tra la gente? e fare finta che non conti niente la nostra vita con le ossa rotte, la nostra vita prima di stanotte.
Baby – Baustelle