“A Casa Mia” il primo album dell’artista siciliano RENEE, uscito il 26 novembre per Ferramenta Dischi, fa il suo debutto a Milano.
Difatti, il 30 gennaio il cantautore porterà per la prima volta sulla scena milanese le sue canzoni, fatte dalle parole, dai viaggi, dai volti e dalle persone con cui è entrato in contatto nei suoi 23 anni.
Sono 12 le canzoni che, come pezzi di un mosaico, creano “A Casa Mia”.
Il secondo singolo estratto dall’album, “Ridere”, è diventato anche un video prodotto dal writer and director Enrico Poli.
Chi è RENEE
Renato d’Amico, classe 1998, in arte RENEE, è un personaggio pieno di sfaccettature. Infatti, parallelamente all’attività di cantautore, ha anche concepito un brand di vestiti insieme a Francesca Lombardi e lavora come producer.
Ha prodotto il disco di Postino, “Latte di Soia”, e “Toccaterra” di Emma Nolde, due progetti in cui si cimenta anche come musicista live per la prima parte del tour.
Nel 2021 entra a fare parte di Ferramenta Dischi, etichetta fiorentina, con cui crea il suo primo singolo “A Casa Mia”, che verrà seguito da “Ridere”, anticipazione del primo disco.
RENEE non ama le etichette o le distinzioni di generi. All’interno del progetto infatti coesistono suoni disparati e mondi diversi, un mix di cantautorato acustico e musica elettronica. Questi generi, apparentemente opposti, si sposano all’interno del progetto, che dimostra che tutto non è solo né una cosa né l’altra, ma che parti diverse possono e devono coesistere, soprattutto nella musica.
“A Casa Mia” di RENEE arriva a Milano – intervista all’artista
“A Casa Mia” è stato prodotto e composto da Renato d’Amico e registrato da Marco Gorini.
RENEE ne ha parlato da poco a Rai Radio 1, dove è stato intervistato da John Vignola, noto giornalista, critico e radiofonico. E anche noi abbiamo voluto saperne di più.
Da cosa deriva il titolo dell’album “A Casa Mia”?
Negli anni ho cambiato tante case e in ognuna di esse ho scritto parti del disco. Volevo trasmettere proprio questa idea con il titolo: partire da casa per andare altrove.
Come sei arrivato a scegliere questo genere “sperimentale”, dato da una contaminazione di diverse sonorità?
Diciamo che non è stata una vera e propria scelta. Io affronto la musica in maniera molto libera, cercando di dare alla canzone il colore più giusto. Non amo avere vincoli di genere che tendono a “limitare” i pezzi.
La tua carriera da producer ha influenzato il tuo cantautorato? Se sì, in che modo?
Sicuramente ha contribuito ad arricchire le mie influenze, non ci sono dubbi. Allo stesso tempo mi ha dato la possibilità di inserire le mie sonorità in dischi diversi e distanti dal mio progetto.
Cosa ti auguri per il debutto a Milano il 30 gennaio?
Mi auguro un bel concerto e spero di incontrare della bella gente, quindi, vi aspetto lì!
È proprio a Milano, infatti, che l’artista si esibirà in concerto il 30 gennaio, presso l’Art Mall di Via Torino.
Le informazioni sull’evento e le prenotazioni sono reperibili su MyShindig a questo link.
Si tratta della nuova piattaforma per scoprire ed organizzare tutti gli eventi in città: “mostre, feste, dj set, spettacoli, eventi culturali, concerti, show cooking o altre performance… non c’è limite alla creatività“.
