È con il singolo Le Mani che Francesco Morrone, cantautore cosentino, torna sulle scene il 19 gennaio.
Le Mani, uscito per Believe Digital, anticipa il suo nuovo album «registrato tra una grotta e un garage». Nel vero senso della parola: metà disco è stato registrato nel garage di casa di Francesco e l’altra in una grotta su un promontorio del Circeo.
Il pezzo parla di un dissidio interiore, in un turbinio di immagini, colori e suoni che ci conducono lontano senza andare da nessuna parte.
Nel deserto, sotto un albero spoglio, dove Arianna e il suo filo rosso sembrano girare su se stessi e non portare più da nessuna parte, il cantautore si perde. Ma c’è qualcosa che Francesco Morrone sente sempre tra le mani.
«Le mani, sempre loro, capaci di afferrare il vento dei suoni miei interiori, non è una canzone, è un viaggio. Doloroso, pieno di consapevolezze, un viaggio».
E quindi cosa fare?
Francesco Morrone, un palco intorno al mondo e una canzone tra le mani
Francesco ha 24 anni, è nato a Cosenza, la sua prima casa, ma è figlio del mondo. Il cantautore si definisce infatti uno spirito nomade. La sua musica risuona nelle strade di tutti i posti in cui va, ed è quello il suo primo vero palco.
«Ho affrontato diversi palchi tra cui Largo Venue (Roma), Monk (Roma), Wishlist (Roma), Hard Rock Cafè (Roma), Hiroshima (Torino), Indiegeno Fest (Sicilia). Ma il più bello è stato il marciapiede di ogni angolo dell’Italia e Europa».
Vince il titolo di “Scoperta della settimana” per Spaghetti Unplugged, “Artista emergente” per IndiependencePage e, infine, nel 2018 viene premiato al Contest Honiro Auditions 2018.
È proprio con Honiro che firma nel 2019 e crea il suo primo Ep, Ripartendo Adesso. Nell’estate del 2019 inizia un viaggio chiamato “Cantautore su due ruote“: Torino-Palermo, Palermo-Venezia percorsi interamente in bicicletta per la promozione del disco.
Oggi Francesco Morrone, instancabile viaggiatore, a bordo della sua Volkswagen T3 Caravelle, continua a portare la sua musica in giro. Attualmente sta registrando il suo secondo album, in collaborazione con Andrea Principato e L’ennesimo, i due compagni di un lungo viaggio fatto di facce, suoni, influenze ed esperienze.
Francesco cerca di mettere tutto questo in una canzone. E ne abbiamo parlato con lui.
Intervista a Francesco Morrone: “Le Mani”
Dici che la registrazione di “Le Mani” – e del disco – è stato un viaggio “tra un garage e una grotta”, ma anche introspettivo. Da cosa nasce l’idea?
Più che una nascita credo sia stata una presa di posizione, una consapevolezza, serviva concretizzare questi anni di viaggi e di vissuto, abbiamo cercato di manifestarlo all’interno della strumentale. “Le mani” non è una canzone ma una strada dove non ha importanza la meta ma il viverla e lasciarsi andare.
Cosa senti di diverso dentro di te rispetto al passato?
Sento di essere più paziente, riesco a guardare le situazioni da fuori, contemplarle. Ho la consapevolezza di dover ricercare un equilibrio. Ho i capelli più lunghi e non voglio più tagliarli.
Cosa ti auguri che alla gente arrivi ascoltando “Le Mani”?
Verità, vento caldo, contrasto. Possa essere una ricerca interiore come lo è stata per “questo mio vagare e non darmi pace e nella pace una guerra da sfamare”.
