Ci siamo: Roma si prepara a dipingersi di arcobaleno per un’altra grande ondata di libertà tra meno di un mese. Un Pride, quest’anno, “Fuorilegge” a tutti gli effetti, per contrastare una realtà odierna dalla quale prendiamo le dovute distanze. Anzi facciamo di più: ci uniamo alla “resistenza globale” desiderata dagli organizzatori, che rivendica il dono della libertá e dell’autoaffermazione, dinanzi ai muri ideologici del passato tutt’ora in voga.

Cosa aspettarsi dal Roma Pride 2025
Gli elementi di contrasto per questa edizione del Pride romano spazieranno, come visto nella prima conferenza stampa, in molti settori culturali, contaminando positivamente quasi tutte le sfere sociali. Partendo dalla politica, con la stesura aggiornata del manifesto ideologico con i 12 punti chiave della “rivoluzione” ancora in atto, ci si snoderà per questo 31° anniversario fra arte illustrativa, grazie alla campagna curata dalla graphic designer Meriodoc, marketing con la riproduzione della mascotte Genderella, spettacolo con gli eventi serali previsti nell’ormai nota Pride Croisette a Terme di Caracalla e la musica, con la scelta artistica ricaduta sulla madrina Rose Villain.

Assente in conferenza, ma cuore pulsante di questo evento, l’artista milanese animerà la festa arcobaleno di sabato 14 Giugno per le strade della Capitale, fino a tarda serata, quando prenderà parte assieme a Big Mamma e Ditonellapiaga dell’altrettanto celebre Mucassassina, rinominato per l’occasione “Pride X” all’Ippodromo delle Capannelle.
Roma Pride 2025, parola alle protagonist*
A compensare il suo parere artistico, ci hanno pensato le Karma B, le artiste queer pronte a lanciare sul palco quest’anno un nuovo spettacolo fra musical e stand up comedy dal titolo “Cominciamo male”. A tal proposito, il duo siciliano, ha raccontato la genesi dell’opera, che punterà più a uno stato riflessivo anziché alla mera leggerezza, influenzate come sempre dalla loro musa ispiratrice, Raffaella Carrà, per la quale hanno dedicato una nuova hit che verrà presentata al Pride X, dal titolo “Vivo alla Carrà”.

Un pensiero comune di resistenza, permeato durante tutta la presentazione stampa al The Social Hub con i vari interventi delle associazioni LGBTQIA+ che fa capire quanto questo orgoglio sia messo di nuovo in discussione dalle autorità, ma che abbia ancora le carte in regola per controbattere e credere in un ribaltamento completo di pensiero. Come d’altronde avverrà pure a Budapest, dove una delegazione prenderà parte alla parata tutt’ora illegale nel paese ungherese di fine Giugno, dove è stato perfino invitato in conferenza lo stesso sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Insomma il Pride sta prendendo forma più battagliero che mai, sull’onda entusiasta della precedente edizione che toccò più di un milione di presenze, con l’augurio che diventi finalmente “LEGGE NATURALE”!