9 maggio 2019: tutti lo aspettavano ma lui sembrava non arrivare.
Poi, alle 23.56 circa, quando ormai si era persa ogni speranza, una foto di una rosa bianca e un frame in bianco e nero vengono pubblicati sui profili social dell’artista.
Da lì, tutto è subito chiaro: Liberato è tornato.
Ovviamente il ritorno dell’artista non è stato assolutamente banale.
Sono stati pubblicati infatti cinque video, diretti da Francesco Lettieri, che visti in sequenza raccontano una vera e propria storia, intitolata “Capri Rendez-Vous”.
La storia raccontata è quella che spesso troviamo nei video di Liberato: quella di una coppia che si cerca e si desidera senza aversi mai.
I protagonisti sono Marie, un’attrice francese che sta girando un film a Capri, e Carmine, un giovane barcaiolo che ha il compito di accompagnare la donna in albergo; l’amore nasce proprio durante questo giro in barca fra i Faraglioni. I primi due episodi ci presentano quindi questi personaggi e ci mostrano il loro incontro; i video sono in bianco e nero e la storia è ambientata nel 1966. Le canzoni che fanno da sottofondo nei primi due video sono “Guagliò” e “Oi Marì“.
Il terzo episodio fa un salto nel 1975: il video è a colori e i due si incontrano in una discoteca; la canzone che ascoltiamo è “Nunn’a voglio ‘ncuntrà“.
Il quarto episodio ci porta ancora più avanti, nel 1993: Carmine, diventato un carabiniere, è ormai sposato. Mentre è in servizio incontra Marie ubriaca in un bar; i due staranno insieme per la seconda volta, dopo quel momento in barca nel 1966. La canzone legata a questo episodio della storia è “Tu me faje ascì pazz’“.
Il quinto è l’episodio risolutivo, ambientato nel 2019. La musica passa dai ritmi neomelodici, a tratti pop e latini, delle canzoni precedenti a suoni più calmi. Marie, ormai invecchiata, torna ancora una volta a Capri per recarsi al funerale del regista con il quale lavorava nel 1966. Girando per il cimitero, la donna fa visita anche alla tomba di Carmine, “L’unico uomo che abbia mai amato”. Il titolo della canzone che accompagna l’ultima parte della storia è “Niente“, l’unica cantata per intero solo in napoletano.
Sempre fra le 23.56 del 9 maggio e la Mezzanotte del 10, i nuovi brani sono comparsi anche su Spotify, confluiti in un album intitolato semplicemente “Liberato”. Al suo interno troviamo anche le canzoni precedenti, come “Tu t’e scurdat’ ‘e me” e “Je te voglio bene assaje“, più una nuova versione di “Gaiola portafortuna“, suonata al pianoforte e intitolata “Gaiola“.
Sono passati ormai già due anni dalla prima comparsa di Liberato sulle scene, se così si può dire di un artista la cui identità è tuttora sconosciuta. Il primissimo brano lanciato dall’artista si intitola appunto “9 maggio“, il cui video attualmente conta oltre 15 milioni di visualizzazioni.
Se la storia dell’anonimato aveva inizialmente creato una grande curiosità nei fan, adesso sembra quasi non avere più molta rilevanza: non importa chi ci sia sotto quel cappuccio, l’importante è che continui a cantare.
Anche se lo scorso anno si sono già tenuti dei live in cui l’artista, sempre col volto celato, cantava le sue canzoni, il primo concerto in cui Liberato canterà il suo nuovo e vero primo album per intero si terrà il prossimo 22 giugno a Roma.
Nonostante la location sia ancora segreta, i biglietti sono già sold out.
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