Libidine 7Mondays – il racconto di una nuova ripartenza

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Libidine dei 7Mondays – il racconto di una nuova ripartenza

Ci sono strade che, per quanto possano prendere direzioni diverse, sono destinate ad incontrarsi. Il caso può essere quello che dei 7Mondays un progetto indipendente nato a Crotone nel 2016 i cui componenti sono Alessandro Franco, Mykyta Tortora e Isacco Scarriglia. Libidine dei 7Mondays è uscito il 15 maggio del 2020 e disponibile sui canali YouTube e Spotify. 

Abbiamo intervistato Isacco Scarriglia, frontman e bassista del gruppo per parlarci del loro singolo e del progetto 7Mondays. 

Intervista

Ciao Isacco, grazie per questa intervista e benvenuto su Indielife. Lo scorso 15 maggio avete lanciato il primo singolo dal titolo Libidine che si può ascoltare su Spotify e YouTube. Mi puoi parlare di questo brano e come ti ha ispirato?

Libidine, è stata la prima canzone a cui abbiamo cominciato a lavorare dopo il rientro dall’università. Nel 2019 ci siamo spostati un po’ tutti. Alessandro è andato a Perugia per l’accademia, io a Torino per la magistrale e Mykyta a Catanzaro per studiare Psicologia. Diciamo che ci siamo persi di vista per più di due mesi e mezzo.

Nel dicembre del 2019, ci siamo trovati a casa di Alessandro. Il 13 abbiamo sviluppato la struttura della canzone e circa una settimana dopo, passeggiando sulla spiaggia stavo scrivendo un testo. Non so cosa mi abbia spinto a scrivere quelle frasi, ma mi sono sentito come se stessi elaborando un rifiuto. Non necessariamente un rifiuto da parte di una persona come un amore non ricambiato, anche se questo è il riferimento più palese e in generale pensavo al concetto di rifiuto. Sono arrivato alla conclusione che è inutile arrabbiarsi perché qualcun altro ha rifiutato un aspetto di te che non puoi cambiare. 

Questo aspetto del rifiuto di cui parli è legato a qualche episodio autobiografico in particolare? 

Alla fine sì. Anche in me e come tutti è capitato di essere rifiutato. Ma non parlo di un amore non accettato, ma anche le idee, che a quel tempo ritenevo valide, non sono state riconosciute come tale. Ho cercato di tradurre in qualche modo questo sentimento a parole, nella quale più gente si potesse rivedere. 

Libidine dei 7Mondays – quella sensazione di fame e la voglia di emergere

Il titolo Libidine che cosa richiama? 

Il termine Libidine ti rimanda a quella sensazione di fame che si ha dopo essere stato rifiutato. Ti rimane quella voglia di fare, in questo caso, si fa riferimento soprattutto alla carica sessuale. Potrebbe però essere qualsiasi altra cosa come ad esempio idee che pensavi fossero valide e non sono state ritenute come tale. Libidine può essere anche quella voglia di svilupparle che rimane e che ti porta poi a farle crescere da solo. Serve per capire quindi che per farcela non si deve avere per forza bisogno degli altri per riconoscere una situazione o un’idea valida. Basta essere convinti che lo sia per difenderla.

Libidine copertina album
Libidine copertina album

Più avanti si sente la seconda strofa che dice “Rimani addosso Libidine, mi cadi addosso incudine”. Fa riferimento al fatto che si sente la tensione, rimane questa voglia di fare, ma è come se si ricevesse un colpo e si cercasse in ogni modo di digerirlo. L’obiettivo è quello di non farsi schiacciare, di continuare individualmente nella strada in cui si era prima. 

Richiama questa voglia di emergere dunque, nonostante tutti questi rifiuti. Un modo di narrare e di raccontare la propria presenza e di mettersi in discussione. Può essere anche interpretato così? 

Diciamo che, anche dal punto di vista artistico, molto spesso si è convinti che ciò che si fa sia bello a prescindere. Ovviamente non è così. Quando ci si confronta con gli altri, si crea questa situazione di conflitto. Non si sa se credere agli altri o seguire la propria visione soggettiva.

Da Stains a Libidine – passato e presente dei 7Mondays

Parliamo un po’ del passaggio dall’album dello scorso anno al primo album come 7Mondays. Mi puoi parlare di cosa è cambiato nel passaggio, da quello che era un gruppo di quattro persone ad essere un gruppo di tre?

Prima di tutto, posso dire che i fondatori di questo progetto sono Mykyta, Alessandro e Giuseppe, vale a dire il ragazzo che se ne è andato e che suonava il basso nel primo gruppo, fino a luglio dell’anno scorso. Avevano registrato un ep a casa. Nel 2017, mi avevano già chiamato per suonare questo ep dal vivo, quindi io mi sono aggiunto dopo nel dicembre 2017 entrando a tutti gli effetti nella formazione. 

Poi abbiamo sviluppato a casa alcuni pezzi, con l’aiuto di un ragazzo metallaro. Queste canzoni sono state poi portate a Varsavia. Nel frattempo Giuseppe ha iniziato a lavorare e ha preferito dare spazio ad altro. Per quello che riguarda me, essendo sia bassista che chitarrista sono passato al basso. Adesso suono prevalentemente il basso, anche se ogni tanto dal vivo ci scambiamo i ruoli, questo in base alla difficoltà della parte da suonare mentre si canta. 

L’ep è stato autoprodotto. Abbiamo altri pezzi a cui stiamo lavorando e il mese prossimo registreremo le batterie a Roma, allo studio di Marco Bazzetti. Il suo progetto si chiama true sleeper. Si tratta di un progetto dalle sonorità shoegaze/hip hop. Dopo aver ascoltato Libidine, si è proposto di aiutarci a registrare i prossimi pezzi per l’ep. Forse uscirà tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo inverno. 

L’origine del nome 7Mondays

Una curiosità sul nome: i 7Mondays…. 

Cercavamo qualcosa che ci facesse pensare ad un costante inizio, ovvero ad un costante allontanamento dalla comfort zone, per cui il lunedì sembrava reggere bene il concetto. 

Poi il lunedì è anche il giorno della luna. Secondo me la luna, in qualche modo richiama il mondo dell’arte perché riflette la luce del sole per riproiettarla durante la notte. Non si limita a restituire, ma aggiunge qualcosa di suo a questo flusso di luce che illumina in modo diverso rispetto a come illumina il sole. 

Le influenze musicali

Come gruppo fate in particolare del genere indie-rock – post rock… come vi ha influenzato? 

Ricordo che una delle mie prime influenze è stato un album dei Placebo. A ben pensarci questo album conteneva dei riferimenti alla musica d’ambiente e lì assieme a questo amore per i suoni spaziali, riverberati, mi sono avvicinato all’alternative metal che hanno sempre questa influenza shoegaze, spaziale. Sono poi arrivato al black metal – black gaze che è un genere che ascolto abitualmente. Per quanto riguarda gli altri, specialmente michi, ha un’influenza molto pesante sull’emo, punk. Alessandro invece ascolta soprattutto i Coldplay.

Nel corso del tempo queste influenze sono riuscite a concentrarsi, in un’unica linea. Poi è arrivata Giorgia, che collabora già con un importante gruppo per quanto riguarda lo shoegaze in italia.  Lo shoegaze è un genere molto trascurato, ma ultimamente sta prendendo nuovamente piede. Abbiamo deciso di affidarci a lei per provare second chapter, il suo nuovo progetto. C’era un altro ragazzo che ci ha aiutato. Fabrizio Bonaccorsi che ci aiuta sempre con il booking. 

Possiamo dire che nel vostro progetto, la collaborazione delle giuste persone si è rivelata fondamentale…. 

Si non credo che senza di loro saremmo mai arrivati dove siamo ora. Giorgia poi soprattutto è stata un punto chiave. 

Libidine dei 7Mondays – altre curiosità

Hai altre curiosità sul tuo primo singolo da raccontare? Ci puoi dire qualcosa sui tuoi prossimi progetti? 

Si, ci tenevo a dire che abbiamo superato le semifinali regionali dell’Arezzo Wave. A novembre ci esibiremo in rappresentanza della Calabria, assieme agli artisti delle altre regioni.

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