Intervista a Itaca Reveski!

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Intervista a Itaca Reveski

Ho già incontrato Gianmarco Ricasoli, in arte Itaca Reveski, in questa mia esperienza su Indielife.it. Parole per sognatori è il motto di questo artista emergente e il sentimento caratterizzante della sua musica. Ho ascoltato e recensito Gdbye (0,0) e Nထvola, due dei suoi brani, e mi sono innamorata del suo ultimo singolo Delle sirene il c/-\nto. Ma chi è Itaca Reveski? L’ho intervistato per voi.

Itaca Reveski
Matteo Delli Colli, foto
Natalia Tomasi, trucco
Matteo Delli Colli, foto. Natalia Tomasi, trucco.

Il tuo nome d’arte, Itaca Reveski, da cosa deriva?

Inizialmente avevo deciso di creare un progetto strumentale che si chiamasse Itaca e che affrontasse tematiche riguardanti il viaggio, sia emotivo che fisico. Itaca è, appunto, la meta di Ulisse e ho pensato “Quale nome migliore per un viaggio se non la sua meta?”. […] Dopodichè il progetto si è evoluto. Ho deciso di cantare, di scrivere dei testi e ho inserito Reveski che dà una connotazione di nome-cognome quindi il viaggio, che inizialmente era verso una meta fisica, è diventato, per me, verso una persona, che può essere metaforica, fisica, una parte di noi stessi, e rappresenta metaforicamente il contrasto tra Yin e Yang, questo dialogo continuo tra bianco e nero. Reveski l’ho trovato cercando su Google traduttore due parole che per me sono molto importanti: volpe e nuvola. Traducendo dall’italiano al norvegese Google mi ha restituito come parola Reveski.

Com’è nato il tuo progetto musicale?

Alla fine del 2018 delle cose successe nella mia vita privata mi hanno spinto a creare questo nuovo progetto, tra l’altro era appena finito il tour che ho fatto come chitarrista con Wrongonyou. C’era un mare di idee che avevo e che volevo applicare. Itaca Reveski è una di queste e si è concretizzata a maggio 2020 con il primo pezzo che ho fatto.

Quali sono le tue influenze musicali?

Le prime band di cui mi sono innamorato sono Red Hot Chili Peppers e Metallica. Ho sempre avuto una vena un po’ punk rock: Blink-182, Sum41, Green Day. Crescendo ho scoperto il progressive metal, l’hard rock, il grunge coi Nirvana e da qualche anno ho cominciato a scoprire il mondo della musica elettronica: Apparat, i Moderat, Jon Hopkins. Anche artisti che usano molto la chitarra, come Bon Iver e Ben Howard, mi stanno influenzando.

Itaca Reveski
Matteo Delli Colli, foto
Natalia Tomasi, trucco
Matteo Delli Colli, foto. Natalia Tomasi, trucco.

Come definisci il tuo genere musicale?

Domanda molto difficile a cui rispondere. Sicuramente la mia musica ha delle influenze indie e influenze alternative ma ha anche influenze post rock. […] Le mie melodie hanno un qualcosa di semplice all’interno. Cerco sempre di semplificare il più possibile, di renderle memorizzabili, per cui c’è anche del pop. Posso azzardare una definizione tipo post indie pop.

Dove ti senti più ispirato per scrivere le tue canzoni?

Mi sento ispirato ovunque ci sia abbastanza silenzio da permettermi di ascoltare quelli che sono i miei pensieri, le mie emozioni quindi che sia casa, dove vedete adesso il mio studio, o che sia all’aperto.

Com’è nato il brano Delle sirene il c/-\nto?

Il brano Delle sirene il c/-\nto inizialmente era strumentale e il mio pensiero iniziale era quello di riproporre una mia versione del Canto delle sirene, quindi di quello che ha ipoteticamente ascoltato Ulisse visto che Omero non c’ha allegato nessun file audio.

Quale dei tuoi singoli ti rappresenta di più?

Penso che tutti i miei singoli siano una parte molto importante di me. […] Sono veramente legato a tutto quello che ho fatto, alla strada che ho percorso, a come l’ho percorsa.

Con chi ti piacerebbe collaborare per creare un singolo o un album?

Ci sono molti artisti, sopratutto italiani ultimamente, che mi piacciono moltissimo. Recentemente ho scoperto Ginevra, poi c’è Mille, l’ex cantante dei Moseek. Amo i Wrongonyou, ci ho suonato insieme ma ci sono entrato da fan. Poi penso alla musica de ICani e di Andrea Laszlo De Simone, dei Fast Animals Slow Kids… Sono tutti artisti che mi piacciono molto.

Itaca Reveski ci saluta così:

Ringrazio tantissimo i ragazzi di Indielife per le domande e per l’intervista. Mi avete messo abbastanza in difficoltà e di questo vi ringrazio! Se l’intervista vi ha incuriosito andatemi ad ascoltare su Spotify e se la mia musica vi piace seguitemi sia su Instagram che su Spotify. Grazie mille a tutti, ciao!

Grazie Itaca Reveski per il tuo tempo! Ascoltate la sua video intervista su YouTube e su Instagram! Enjoy!

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