Coming through the river con i Flame Parade

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più

Chi sono i Flame Parade?

I Flame Parade è una band, di musicisti toscani, che “parla” una lingua internazionale. Il sound è ricercato, unico, con riferimenti musicali immediatamente riconoscibili. Una band retrò che si fa strada nel panorama musicale attuale. Artisti della malinconia e del sogno i Flame Parade sono poeti polistrumentisti. Ve li elenco: Marco Zampoli, voce, chitarra e autore di testi e musiche, Mattia Calosci anche lui alla voce, e non solo, musicista di basso e chitarra, Letizia Bonchi meravigliosa voce, e musicista agli archi e synth, Niccolò Failli alla batteria e percussioni e Francesco Agozzino alla chitarra.

Li ho intervistati in occasione dell’uscita del nuovo album Echoes, mixato e masterizzato da Leonardo Magnolfi presso el sop recording studio. Un ep di 4 tracce: brani lunghi e profondi che, se ascoltati più di una volta, danno la sensazione di andare a fondo fino al centro della terra e portarti fuori dalla realtà. All’interno dell’album c’è un brano inedito River, descritto dalla band come il loro breve inno alla genuinità, e tre rivisitazioni, in chiave soft, di 3 tracce di Cosmic Gathering (2020): Cosmic GatheringThunder Clap Kangaroo. Vediamo, insieme, chi sono i Flame Parade!

Flame Parade
Flame Parade – Federica Cavicchi Photography

Prima domanda: Da cosa ha origine il nome Flame Parade?

Allora, partiamo dal principio. Nell’ormai lontano 2012 io (Letizia), Marco e Mattia incrociamo le nostre strade e scopriamo di avere più o meno le stesse idee sulla musica e su tutto ciò che le gravita attorno. Abbiamo iniziato a suonare usando come sala prove e luogo di ritrovo un vecchio casolare ottocentesco, immerso nella campagna toscana. Bellissimo, suggestivo, romantico e poetico, ma anche freddo come pochi altri luoghi al mondo. D’inverno accendevamo in un gigantesco camino di pietra un enorme fuoco e lì suonavamo. Insomma, questa “fiamma” era diventata un po’ il simbolo del nostro vivere comune, di quella “parata” ideale fatta di amici e collaboratori, di ideali e musica. E quindi: Flame Parade.

Chi sono i Flame Parade in 3 aggettivi?

Tre sono veramente pochi. Ci provo: appassionati, toscani, amichevoli. Ora che l’ho detto mi viene da ridere perché sembra lo slogan di uno spot: “Flame Parade, appassionati, toscani, amichevoli.

Qual è il genere musicale a cui vi sentite più vicini?

Le nostre radici sono sicuramente nel folk un po’ americaneggiante, ma ci lasciamo contaminare volentieri da sonorità anche più acidamente rock e soul.

Flame Parade
Flame Parade

Che tipo di influenze artistiche sono alla base dei vostri brani?

Abbiamo tutti gusti musicali molto simili. Artisti come Arcade Fire, Foxygen, Fleet Foxes, Dr.Dog ci hanno sicuramente influenzato molto nell’ultimo periodo. Recentemente stiamo lavorando ai nuovi brani e ci siamo appassionati molto al lavoro di Aaron Frazer, un artista eclettico e un po’ sull’ onda 70’s che ci ha molto colpito.

Cos’è cambiato nel vostro modo di percepire e fare musica dall’album A new home a Echoes?

Non sono mai sicurissima di come vengano percepiti i nostri lavori da chi li ascolta, ma per me tra A New Home e questo ultimo Ep, Echoes, ci sono chilometri di strada percorsa. A New Home è stato il nostro primo banco di prova come band, non eravamo ancora sicuri di quale carattere e sonorità ricercare nei nostri pezzi. Sapevamo dove volevamo andare, ma non avevamo ben chiaro come arrivarci. È stato fondamentale metterci alla prova, perché da lì abbiamo capito cosa fare, come muoverci, come funziona veramente “la musica”, che non si ferma solo all’ambiente creativo, ma ti costringe ad occuparti di molti altri fattori, non ultimo quello della promozione e del marketing. Siamo approdati ad Echoes con un modo di arrangiare e sperimentare molto più maturo e consapevole: questa sicurezza ci ha permesso di giocare con libertà, magari osando di più.

Come avete vissuto e come state affrontando questo lungo periodo di distanza dal palco? Vi siete esibiti in streaming?

Eh. È una banalità dire che non è stato facile per niente? Non è stato facile per niente. La dimensione dei live è quella dove ci sentiamo più a nostro agio, il contatto e il calore del pubblico sono tra le cose più incredibili del fare musica.  È come avere una macchina dal motore rombante, bellissima e lasciarla chiusa in garage. Abbiamo fatto qualcosa in streaming, sì. Cioè ci abbiamo provato, ma ad un certo punto ci è sembrato che ci fosse una tale saturazione di contenuti da parte di tutti che abbiamo preferito rimanere in silenzio… È così che è nato Echoes, che infatti ha atmosfere molto più rarefatte e intime, riflessive.

Ultima domanda: ci sono degli artisti con cui vorreste collaborare? Chi?

Guardando all’Italia, apprezziamo davvero moltissimo il lavoro di Andrea Laszlo De Simone. I suoi ambienti sonori sono molto in linea con la nostra sensibilità. Un’eventuale collaborazione sarebbe un’occasione di crescita incredibile. E poi Orietta Berti. Quando avrà finito con i Naziskin, ovviamente.

Vuoi sentirli dal vivo? I Flame Parade saranno al DominoFestival venerdì 27 agosto!

Collegamenti utili:

Dove ascoltare Echoes
Account Instagram Flame Parade
Account Instagram Unomundo Agency Press
Link info. DominioFestival

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti per rimanere aggiornato su tutte le nuove uscite e per non perderti nemmeno un articolo dei nostri autori! Basta solo la tua mail!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più