“Instagrammare” è il nuovo singolo di Legno feat. rovere – intervista

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Forti richiami anni ’80, ritmo coinvolgente ed è subito hit estiva: “Instagrammare” è il nuovo singolo del duo Legno featuring rovere.

Il brano unisce sonorità vintage e contemporanee. Il risultato è travolgente. E non manca una citazione del celebre “In Alto Mare”, di Loredana Bertè.

E così, noi di Indielife siamo riusciti a intervistare il misterioso duo Legno per curiosare nelle sfumature estive del loro nuovo singolo.

Ciao, grazie per la disponibilità. Iniziamo da una domanda che sorge spontanea: i Legno sono un duo un po’ misterioso, da dove deriva questa scelta singolare di non mostrare il proprio volto?

Noi non volevamo nascondere il volto per una questione di identità: abbiamo scelto le scatole come simbolo di un qualcosa in cui sono conservati ricordi e altre cose che non si vogliono tenere in casa. Noi abbiamo preso l’idea degli scatoloni per dare voce alle nostre canzoni. Le scatole hanno comunque degli stati d’animo, come si nota nella copertina di “Titolo Album”.

Quanto conta l’immagine per promuovere la propria musica?  

Le scatole nel nostro caso servono per far arrivare principalmente la musica, in un mondo di apparenza. Chiaramente i social servono per far arrivare la musica a più utenti. 

“Instagrammare” – Legno ft. rovere

Instagrammare” ha tutti i requisiti per essere una hit estiva, è questa l’intenzione? 

Ogni brano trova il proprio percorso. Non era premeditato ma è nata una canzone piuttosto allegra e ritmata. Saremmo felici se diventasse una hit. Inoltre il brano si pone come un segno di vivacità estiva dopo un periodo estremamente critico che abbiamo dovuto affrontare collettivamente.

Il brano è ricco di groove e vede a partecipazione dei rovere, com’è andata?

Il pezzo è nato a cavallo del lockdown. Scrivere le canzoni è un po’ come andare dallo psicologo però gratuitamente: tiri fuori quello che hai dentro. È nata per trasmettere allegria. La collaborazione coi rovere? Andava fatta. Che poi, legno e rovere…

Nei vostri brani si percepisce un retrogusto di malinconia, ma vi definireste artisti indie?

A: Non ci piacciono molto le etichette. Se parliamo su un piano discografico allora sì, Matilde Dischi è indipendente. Le nostre canzoni derivano da una necessità. Non ci poniamo di scrivere qualcosa che sia necessariamente indie. Si tratta, potremmo dire, di un nuovo pop italiano.

B: Raccontiamo una realtà definita con un certo linguaggio. Di certo Spotify con le sue playlist per necessità etichetta la musica, ma noi diciamo che ci garba far musica!

 Cosa mi rispondereste se vi dicessi che mi auguro che la prossima intervista sia faccia a faccia?

Diciamo che in genere nelle interviste togliamo la scatola! La prossima volta allora non solo mostriamo il volto, ma ti facciamo anche provare la scatola, così tu fai la parte di Legno e noi facciamo gli intervistatori.

Grazie ragazzi!

Grazie a te, a presto!

(Fonte: Ufficio Stampa Parole&Dintorni)

Leggi anche l’intervista al collettivo Canzoni Per!

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