Dopo il successo ottenuto in America negli anni ’50 , chi avrebbe mai immaginato che saremmo tornati a guardarci un film sotto le stelle? Eppure il ritorno dei DriveIn è una delle novità portate dall’epidemia di Covid19. Nonostante le necessarie restrizioni, il pubblico non ha voluto rinunciare al piacere di gustarsi un film fuori casa. In numerose città sono stati infatti riproposti i cinema all’aperto a cui assistere dalla propria auto. Lo scopo è stato anche evitare il possibile collasso economico del mondo cinematografico.
DriveIn: la storia
Ma quando nasce il DriveIn? In realtà il primo esempio non è costituito da un cinema, ma da un ristorante. Nel 1921, a Dallas, in Texas, apriva il Kirby’s Pig Stand. Più conosciuto è sicuramente il bar di Arnold, luogo di ritrovo dei protagonisti della famosa serie televisiva Happy Days. Il fatto di poter stare comodamente seduti nella propria auto per dare ordini costituiva un’importante novità, ripresa da numerosi locali come McDonald’s e Burger King.
E’ grazie alla robusta mamma di Richard Milton Hollingshead tuttavia che il DriveIn si afferma nel mondo cinematografico. Data la grossa stazza della signora, che le impediva di sedersi nelle poltrone del cinema, il figlio decise di appendere un grande lenzuolo in giardino. Anche il vicinato fu invitato ad assistere alla proiezione dai sedili della propria auto. L’idea riscosse un grande successo. Nel 1933 fu brevettata dalla famiglia Hollingshead e si diffuse rapidamente negli Stati Uniti, ottenendo il maggior successo negli anni ’50.
Il fatto che venissero proiettati film di bassa qualità accompagnati da pop corn e bibite gassate rendeva il formato molto più accessibile anche per le famiglie meno abbienti. Inizialmente vennero installati altoparlanti nell’ampio giardino in modo che anche le auto più lontane sentissero l’audio. Successivamente l’avvento della tecnologia fece sì che molti DriveIn venissero abbandonati e sostituiti dalle sale cinematografiche.
Una coppia di fidanzati o un gruppo di amici certamente non poteva resistere alla tentazione di sdraiarsi all’aperto in auto e guardare un film sotto le stelle. Era comunque un ottimo passatempo anche per una famiglia con schiamazzanti bambini al seguito. Nonostante il rapido successo iniziale, questo formato declinò velocemente a causa dell’avvento di tecnologie sempre più avanzate che portarono il pubblico a preferire le moderne sale cinematografiche.
DriveIn: la fine e il ritorno
Ma la fortuna durò circa una generazione: si trattava per lo più di investimenti privati di famiglie che colsero l’occasione di adibire proprietà terriere all’allestimento dei DriveIn. Ma i figli spesso non vollero proseguire l’attività dei genitori. Questi ampi spazi vennero venduti o abbandonati. Il ritorno dei DriveIn sembra segnare l’epoca post Covid in Italia (ma non solo): numerose sono state le iniziative di cinema all’aperto, volte a risollevare un settore che altrimenti sarebbe probabilmente collassato.