“Punto di fuga” è il nuovo brano della band Frammenti.
I Frammenti trovano un “punto di fuga” attraverso la musica. Nel loro nuovo brano raccontano la libertà di poter riscoprire sé stessi. Il testo è catartico, le sonorità elettro soul. L’attitudine, indie.
Abbiamo intervistato la band Frammenti
Ciao, grazie della disponibilità!
Iniziamo dal vostro brano: “Punto di fuga” è un’espressione legata alla prospettiva. Secondo voi, fuggire non potrebbe essere anche sinonimo di cambio di prospettiva?
Ciao! No, credo che cambiare prospettiva sia proprio l’opposto della fuga. Per come l’intendiamo noi significa rimanere sullo stesso luogo, affrontare i propri tormenti e cambiare il proprio approccio a questi. Nella canzone chiediamo più di un punto di fuga per avere una visione diversa sulla realtà, per avere più obiettivi.
Ripartire da zero: è necessario cambiare identità?
Non è necessario ma une delle ipotesi che si possono fare prima di confessare tutto. Cambiare identità aiuta a vedere le cose in maniera diversa, vestendo i panni di qualcun altro. Ho in mente l’esempio di Stephen King che, all’apice del successo, decide di cambiare nome, trasferirsi e pubblicare degli altri libri per vedere se avrebbero venduto ugualmente o se il suo nome valesse più delle sue trame. L’identità cambia con quello che ci succede nella vita, pensare di rimanere identici a sé stessi è illusione.
Parliamo di sonorità: il vostro stile è piuttosto ricercato. Come si conciliano i gusti musicali di ognuno di voi?
Si conciliano a cazzotti (o testate).
Una volta sedati gli animi suoniamo e stratifichiamo. Dopodiché decomponiamo gli arrangiamenti, prendiamo quel che ci piace di più fatto da ognuno e ricomponiamo la canzone. Con l’andare del tempo stiamo imparando a scegliere sempre di più.
Progetti per il futuro?
Sono tanti. Stiamo allestendo una piccola troupe che ci permetta di girare un cortometraggio basato su 4 nostre canzoni. Abbiamo dei singoli pronti per uscire, qualche concerto e poi si vedrà. Noi si punta al festivalbar!
Come? Non lo fanno più?
Grazie!
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Fonte: Annalisa Senatore Ufficio Stampa
Se ti è piaciuta l’intervista ai Frammenti, leggi anche l’intervista ai Radiolondra!