L’Anything degli Hiroshi

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“Ciao a tutti, siamo Niccolò Bacalini, Lorenzo Renzi, Alessio Beato e Luca Torquati degli Hiroshi e siamo qui per rispondere a delle domande poste da Indielife.it.” Comincia così l’intervista alla band di Fermo (FM), intervistata in occasione dell’uscita di Anything, il nuovo album pubblicato con NufabricRecords. Durante l’intervista agli Hiroshi mi sono soffermata sulla loro storia e sul brano che ha dato il via a questo nuovo album della band marchigiana: Run Ran Run.

● Da dove nasce il nome d’arte Hiroshi

Il nome d’arte Hiroshi nasce molto tempo fa, spontaneamente mentre stavamo guardando un film molto bello di Gus van Sant, Restless (L’amore che resta, 2011). C’era un personaggio che ci interessava particolarmente, il fantasma di un kamikaze che appunto si chiamava Hiroshi e abbiamo decido di dare nome a questo progetto in suo onore.

● Quali sono le vostre influenze musicali? 

Quali sono le nostre influenze musicali… Non è una questione per nulla scontata! Si può chiaramente percepire quanto la nostra musica debba a diversi artisti, correnti e generi sia del presente che del passato. I brani di Anything si compongono del bagaglio culturale di ciascuno di noi, un background comune ben radicato nell’alternative ma con  diverse sfumature chiaramente leggibili. Per fare alcuni nomi, da un punto di vista musicale, dobbiamo molto a band come Radiohead, Notwist, Animal Collective, LCD Soundsystem, Beach House e Apparat, anche se i nostri ascolti poi spaziano in qualsiasi direzione, dagli Offlaga Disco Pax a Nick Cave, dagli Arcade Fire a Chet Baker.

● Com’è nato il singolo Run Ran Run

Il singolo Run Ran Run è abbastanza indicativo del nostro processo musicale compositivo. Questo brano é nato da una cosa che non assomiglia assolutamente al prodotto finale, è nato a distanza, fra le Marche e il resto del mondo (ai tempi eravamo sparpagliati in diversi punti) ed è nato sull’internet scambiandoci dati, sensazioni, che poi sono state messe insieme in sala prove attraverso un lavoro, fondamentale per noi, che è quello di lavorare di persona sui brani perché da una base, dopo, nasce un amalgama del pezzo stesso. Succede che dall’idea iniziale ci si discosta diametralmente e quello è il risultato finale!

Hiroshi band

Ecco come gli Hiroshi descrivono il brano Run Ran Run

É un brano che vuole descrivere il tumulto di essere qualcuno ed agire in una maniera del tutto opposta, la lotta interiore generata dalla discrepanza fra la propria apparenza ed il proprio essere. Il brano è strutturato come un dialogo fra una personalità lucida, interpretata dalla voce, e la sua caotica controparte, il subconscio, che si esprime attraverso i synth finali: la voce si domanda disperatamente cosa stia accadendo e perché, ottenendo come risposta nient’altro che rumore.

● Cosa vorreste trasmettere con i vostri brani? 

Questo si ricollega a come va letto il nostro album. Il nostro album va interpretato come un prodotto di noi stessi che riflettiamo sulle nostre esistenze e mettiamo su un oggetto tangibile le nostre sensazione, le nostre emozioni, consci però del fatto che qualcuno effettivamente fruirà di questi contenuti. É come la metafora della nuvola che vista da due persone può essere descritta in due modi totalmente diversi. L’album vuole parlare a qualcuno presentando noi stessi, in modo da leggere, su questo disco, ciò che è più affine al mood di chi ascolta, quindi comunicando agli altri passando attraverso le loro emozioni.

● Qualche chicca sul nuovo album? 

Il nuovo album è fatto per essere fruito al meglio in vinile. C’è stata una particolare attenzione al suono, come durante la composizione, e il supporto é parte di questo lavoro. Tutto è stato studiato, dalla grafica ai suoni alla composizione fino al supporto per offrire e per esprimere un’esperienza che sia unitaria e dia il massimo, soprattutto in questa modalità di fruizione. É un album che vi darà tante sensazioni positive esattamente come quelle di Niccolò. 

hiroshi band

● Con chi vi piacerebbe collaborare per un nuovo singolo?

Qui penso di parlare a nome di tutti. Il nostro idolo assoluto è Max Collini (conosciuto per essere stato autore e voce dei testi degli Offlaga Disco Pax). Ci piacerebbe veramente suonare con lui, parlare con lui, comporre qualcosa con lui, anche perchè siamo di Fermo e va da sè che Fermo sia uno dei nostri pezzi preferiti.

Gli Hiroshi ci salutano così:

Grazie di averci seguito! Vi rimandiamo all’ascolto del nostro album Anything! Speriamo di avervi dato sensazioni positive esattamente come quelle di Niccolò.

Guarda la video intervista sui nostri account social o leggila nel magazine di gennaio di Indielife! Grazie agli Hiroshi e all’ufficio stampa UnoMundo

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