Al “Supercinema” con Supernino

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Oggi abbiamo avuto il piacere di ospitare Supernino, artista sui generis, con l’amore per i Phoenix e Daniele Silvestri. In occasione della pubblicazione del suo debut album “Supercinema” (Sony Music), abbiamo colto l’occasione per intervistarlo e per raccontarci più approfonditamente il suo progetto.

Ciao Supernino! Partiamo subito col chiederti di presentarci la tua ultima supercreazione che è “Supercinema”, il tuo debut album fuori dal 16 aprile per Sony Music!

Ciao ragazzi! Io immagino “Supercinema” come una sorta di multisala sonoro, capace di proiettare sui timpani delle persone tutte le sfumature di Supernino. Troverete brani che spaziano dal rap al cantautorato, dal rock all’elettronica, dal romanticismo alla follia. Il filo conduttore che unisce questi brani sono sempre i testi, i quali raccontano con ironia storie basati su fatti realmente accaduti… o forse no, chi sa. 

Hai mai pensato di scrivere la tua musica per un film o eventualmente un corto?

Sì. Anzi, ho anche un brano fatto al pianoforte salvato sul mio computer che si chiama “Canzone Film”. Era un periodo in cui era super preso dal film “The Social Network”, in particolare dalla colonna sonora di Trent Reznor, che io trovo assolutamente geniale: è assurdo come con così poche note un brano possa emozionare. Poi però mi sono dedicato ad altro, tipo un progetto che si chiama Supernino!

Quanto ti lasci influenzare dai film o serie tv che vedi per la scrittura dei tuoi testi?

Serie come “Black Mirror” hanno molto impatto sulla mia psiche in generale e credo di conseguenza anche sui miei testi. Mi piace analizzare con occhio critico l’impatto che la tecnologia e le nuove abitudini sociali possono avere sulle nostre vite, senza necessariamente giudicare, ma limitandomi ad osservare: io stesso sono la prima vittima di tutto questo.

Chi sono gli artisti senza i quali non saresti il Supernino che ascoltiamo oggi?

L’idea embrionale del progetto Supernino nasce quando la mia ragazza mi fece ascoltare “Siamo morti insieme” di Coez. Rimasi colpito da come un rapper potesse spaziare tanto nel pop. È lì che ho capito che pur non arrivando dal mondo del rap potevo avvicinarmi a quel genere, passando per la scorciatoia del pop. In definitiva Coez è stato il primo artista che mi ha fatto venir voglia di provare a fare un nuovo genere.

Sappiamo che questa è una di quelle domande che mettono un po’ in difficoltà tutti, ma noi te la facciamo lo stesso: ci consiglieresti una serie che secondo te dovremmo assolutamente vedere?

Sulle serie sono preparato, anche se ho dei gusti davvero tanto commerciali. Una serie che per me è davvero tanto “Supernino” è sicuramente “Sex Education”. Se non l’avete già vista rimediate subito!

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