I più importanti premi letterari in Italia e i vincitori 2022

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Breve carrellata di premi, curiosità e vincitori di quest’anno

Con l’autunno che si avvicina, l’aria frizzante del mattino e la prospettiva di nuovi inizi, è tempo di tirare le somme sull’anno in corso e su quanto è accaduto fino a questo punto. E lo sanno bene i giudici del Premio Campiello, che scelgono i primi di settembre per la finale dell’ambito riconoscimento letterario, mettendo anche loro un punto fermo nel marasma dei libri più chiacchierati dell’anno. Ma quali sono insieme al Campiello, i più ambiti premi letterari italiani? Quelli che pongono le basi delle chiacchiere – e delle vendite – dei libri di narrativa italiana per i successivi sei mesi? Ecco una breve carrellata dei più importanti premi letterari in Italia e dei libri vincitori del 2022.

Arrivo dell’autunno anche uguale a fine dell’estate e quindi Tommaso cantaci questa colonna sonora

Premio Strega

Naturalmente dobbiamo partire da lui, il Premio Strega, lo storico, chiacchieratissimo e sempre carico di polemiche, premio più ambito.
Il premio nasce nel 1947 grazie a Maria Bellonci e Guido Alberti, per aiutare la rinascita culturale del Paese durante il secondo dopoguerra. Da allora è stato indice degli umori dell’ambiente culturale e del cambiamento dei gusti letterari degli italiani.
Storicamente arriva in finale una cinquina, ma da qualche anno gli Amici della Domenica hanno aperto alla possibilità di parimerito, regalandoci una sestina nel 2020 e una settina nel 2022.
Tra i sette libri candidati quest’anno ha trionfato, non senza critiche, Spatriati di Mario Desiati, un romanzo che possiamo definire di formazione, in cui i giovani protagonisti sono alla ricerca della propria identità e del proprio posto nel mondo.

Spatriati, Einaudi

Premio Campiello

Il Premio Campiello nasce nel 1962 per volontà degli Industriali veneti, con lo scopo di ritagliare un preciso spazio per l’imprenditoria veneta nel mondo culturale italiano. Il nome fa riferimento a uno degli storici simboli di Venezia e della sua vita pubblica, il campiello. A differenza del Premio Strega, in cui la giuria è composta solamente da esponenti dell’ambiente culturale italiano, il Campiello ha avuto fin da subito una doppia giuria, quella tecnica e quella popolare, formata da trecento lettori.
Il freschissimo vincitore di quest’anno è I miei stupidi intenti, esordio del giovanissimo Bernardo Zannoni.

I miei stupidi intenti, Sellerio

Premio Bancarella

Ultimo premio di questa selezione, si discosta per il suo funzionamento dai premi citati in precedenza, e detiene il primato dell’unico premio al mondo gestito dai librai. Sono infatti proprio i librai a decretare di anno in anno il vincitore di questo particolarissimo premio. La storia del Premio Bancarella è legata a Pontremoli e alla tradizione dei librai di questa città. Da qui, infatti, a partire da fine ‘800 cominciavano a muoversi generazioni di librai ambulanti, che si muovevano nelle campagne alla ricerca di compratori. Il Premio Bancarella è arrivato quest’anno alla sua settantesima edizione e ha visto come libro vincitore L’inverno dei Leoni, bestseller di Stefania Auci e secondo capitolo della saga sulla famiglia Florio.

L’inverno dei Leoni, Editrice Nord

Si fa sempre un gran parlare dei premi letterari e di chi li vince, per stupore, malcontento, gioia o critica verso il sistema. Noi dobbiamo dire che quest’anno siamo particolarmente colpiti dal freschissimo libro che si è aggiudicato il Campiello. E ovviamente siamo curiosi di vedere quali polemiche si alzeranno nella prossima stagione letteraria.

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