Rosse di fumo è il nuovo singolo di IOFORTUNATO
Estratto dell’album La Guarigione, il 6 ottobre è uscito Rosse di fumo, singolo con live session annessa (prodotta da Ruderec) di IOFORTUNATO, nome d’arte di Fabrizio Fortunato. Il brano è aggressivo ma permeato da una nota di dolcezza di fondo che rispecchia il testo malinconico ma aperto all’incertezza propositiva del futuro.
Abbiamo avuto la possibilità di parlare di questa canzone direttamente con l’autore, che ci ha aiutato ad entrare nell’atmosfera del pezzo e del suo disco.
Chi è IOFORTUNATO?
Ciao a tutti e, prima d tutto, grazie.
IOFORTUNATO sono io nelle mie canzoni, sono io nella ricerca di una parte di me che mi ha accompagnato sin da piccolo: la musica. Ho suonato all’interno di vari progetti prima di questo, attraverso approcci diversi, dentro viaggi bellissimi e promesse non mantenute. Le band durante la mia crescita musicale sono state grandi amori e allo stesso tempo delusioni da integrare, da comprendere. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi ma allo stesso tempo sono dovuto passare dall’insicurezza che censurava le mie prime canzoni, che insisteva contro la mia voce che usciva male. IOFORTUNATO è una presa di coscienza in un momento in cui non era più utile nascondersi.
Rosse di fumo è un brano dalle sonorità aggressive, ma il cui testo sembra piuttosto
malinconico. Ci spieghi come mai hai scelto questo contrasto?
“Rosse di fumo” come quasi tutte le canzoni del disco, è un brano nato alla chitarra. Inizialmente era anche più lenta, distesa sulle parole e la malinconia era più accentuata. Nella fase di pre-produzione ho provato a vestirla di un’elettronica che la rendesse più trip, più riflessiva, per cui inizialmente non cercai quel contrasto, forse perché era una via che non riuscivo a vedere. È stato Roberto Cammarata ad avere l’intuizione di aumentare i bpm e cucire sulla canzone un tessuto sonoro molto più incisivo e dirompente.
Il singolo in questione è anche protagonista di una live session. Chi ha collaborato alla sua
realizzazione?
La live session di “Rosse di fumo” è stata diretta da Manuela di Pisa, artista con cui ho avuto l’immenso piacere di collaborare e come spesso scrivo, di crescere. Con me nel video, hanno suonato tre amici a cui devo molto e che mi accompagnano durante i concerti: Giusto Correnti alla batteria, Daniele Stagno alla chitarra e Valerio Ragusa, bassista che si è occupato anche di registrare la parte audio, Roberto infine ha mixato e finalizzato il brano.
Quali sono le influenze musicali che possiamo ritrovare in questo progetto solista?
Ce ne sono tantissime. Nel periodo in cui scrivevo le canzoni del disco eravamo tutti chiusi in casa per via del primo lockdown ed il tempo lo passavo a suonare e ad ascoltare musica. Sicuramente nei miei ascolti di tre anni fa non mancavano i Glass Animals, soprattutto l’album ZABA (2014), Motta con La Fine Dei Vent’anni, album che ho davvero amato, Dimartino con Afrodite, che ho divorato e che mi ha ispirato moltissimo.
Chiaramente ci sono anche delle influenze più radicate, i Depeche Mode credo di menzionarli sempre e non riesco a farne a meno. Ancora oggi se riascolto album come Music for the Masses, Songs of Faith and Devotion e molti altri, scopro qualcosa di nuovo da cui imparare.
Quali sono i progetti di IOFORTUNATO in cantiere per i prossimi mesi?
Quello di suonare il più possibile in giro, fare ascoltare questo disco dal vivo fino a quando avrà senso farlo. Parallelamente cerco di assorbire energie diverse, mi guardo intorno per vedere cosa accade e spesso non è facile capire cosa si muove dentro, tradurlo in una canzone. Qualcosa di nuovo è uscito fuori ma sento che è solo l’inizio di un altro cammino che spero che, ascoltandomi, vorrete condividere con me.