Capiamo ”Misoginia” con VDV

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Con un flusso di coscienza dettato da rabbia e stanchezza nel trovarsi di fronte all’ennesimo caso di femminicidio, VDV ci racconta attraverso il suo ultimo brano ”Misoginia” il suo grido di denuncia contro una società inerme.

Le abbiamo fatto dieci quesiti volti a capire meglio il singolo, le sue idee sul femminismo e la sua passione per la musica.

Formazione


Chi sono i rapper che ti hanno formata?


Sicuramente un fortissimo impatto l’ha avuto Caparezza. Ho sempre invidiato, in senso buono, la sua penna.


Tra i tuoi ascolti fissi di cantautorato chi troviamo?


Sicuramente i miei ascolti fissi sono Guccini, De André e De Gregori.

Milano

Che impatto ha avuto crescere in una città come Milano piena di iniziative musicali per te? 


Crescere a Milano ha plasmato profondamente la mia passione per la musica. La città è stata un palcoscenico sempre aperto. Ho potuto anche connettermi con altri artisti.

Misoginia


Come è possibile secondo te che ancora ci sia una forte misoginia presente nella nostra società?


La misoginia persiste per motivi radicati nella storia e nella cultura: secoli di patriarcato hanno creato stereotipi di genere difficili da sradicare. A questo si aggiungono disparità economiche, la sottile influenza dei media che a volte perpetuano questi ruoli, e la naturale resistenza ai cambiamenti sociali. In fondo, c’è ancora molta strada da fare nell’educazione e nella consapevolezza. Per esempio, quando pensiamo alla musica, purtroppo, salta subito all’occhio come spesso la donna venga ridotta a un mero oggetto.


Cosa possiamo fare noi per combatterla? La musica che ruolo ha in questo?


Per combattere la misoginia, dobbiamo prima di tutto riconoscerla e contestarla nel quotidiano, intervenendo quando necessario. Gli uomini, in particolare, dovrebbero essere alleati attivi, supportando e valorizzando le donne. La musica ha un ruolo chiave: può smantellare gli stereotipi diffondendo messaggi positivi. Il mio testo è un grido di battaglia ma anche di speranza per un mondo ideale.

Incel


Il fenomeno degli Incel è sempre più in crescendo… cosa dire a chi ci è dentro e come farli uscire da quel vortice?


Il fenomeno degli Incel è un groviglio di solitudine e rabbia che mi preoccupa tanto. Per chi ci si trova dentro, la cosa più importante è riconoscere il dolore che provano, senza però giustificare l’odio. Dobbiamo cercare di farli riflettere con calma su quelle idee distorte che li intrappolano. L’obiettivo è aiutarli a costruire un benessere personale che non dipenda dagli altri, magari incoraggiandoli a cercare un aiuto professionale e a trovare vere amicizie. Mostriamogli che c’è un’altra strada, fatta di rispetto e autodeterminazione.

Emozioni


Non ti fa paura dover cantare un brano che tocca delle corde emotive così forti di fronte ad un futuro pubblico?


No, assolutamente. Anzi, provo quasi un senso di urgenza e responsabilità. Ho imparato sulla mia pelle che è dal coraggio di esporsi e dai piccoli gesti che nascono le vere rivoluzioni, quelle che cambiano le mentalità. Voglio che la gente, ascoltando la mia voce, non senta solo un brano, ma la mia rabbia autentica di fronte all’ingiustizia, che la comprenda nel profondo e, soprattutto, che si senta spinta ad agire. È attraverso queste emozioni forti, condivise, che possiamo davvero sperare di smuovere qualcosa.

Se dovessi scegliere un colore con il quale descrivere le emozioni che vorresti suscitare negli ascoltatori quale sarebbe?


Sceglierei il bianco, senza dubbio. Non è l’assenza di colore, ma lo spettro di tutti i colori. Voglio che la mia musica sia così: che contenga in sé ogni singola emozione – la rabbia che porto, la speranza, la frustrazione, la voglia di riscatto. Voglio che gli ascoltatori possano proiettare sul mio brano le proprie sfumature emotive. Il bianco è purezza e chiarezza, e spero che la mia musica possa portare proprio questo: una chiarezza emotiva che spinga alla riflessione e, infine, all’azione.


Come pensi che andrà avanti la tua carriera musicale dopo questo brano di svolta?


Non penso troppo a come andrà avanti la mia carriera musicale dopo questo brano. Certo, sto già lavorando a nuove canzoni, ma ho imparato a vivere nel qui ed ora. Ogni performance, ogni nota, è un momento unico che voglio affrontare con tutta me stessa. Per ora, l’unica cosa che conta è che questo brano tocchi le persone oggi, che faccia riflettere e agire adesso. Il futuro si costruirà da sé, passo dopo passo, con la stessa passione e lo stesso coraggio che metto in quello che faccio in questo preciso istante.


C’è in ballo un disco dopo spara bambina, 1+1=3 e misoginia?


Per il momento l’unica cosa che mi sento di dire è che sto lavorando molto in studio, e che sicuramente dopo l’estate uscirà un nuovo singolo.

INSTAGRAM – https://www.instagram.com/vdv_delve/

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