Classe ’94, Matteo Faustini è il cantautore bresciano in gara al 70° Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” con il singolo Nel bene e nel male.
Basta ascoltare un suo brano per percepire l’esigenza comunicativa che lo ha portato nel tempo a sperimentare con la musica e con le parole e a vincere Area Sanremo 2019.
Noi di Indie Life abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo.
Ciao Matteo! Presto ti vedremo sul palco dell’Ariston, che emozioni stai provando in questi giorni?
Dovrei dire che son tranquillo (ride, ndr) ma in realtà sto provando una centrifuga di emozioni, dallo stress alla gioia di salire su un palco meraviglioso come quello di Sanremo.
Sei un ragazzo giovane, ma i tuoi brani esprimono significati profondi. Qual è l’esperienza che ha lasciato maggiormente il segno in relazione alla stesura dei testi?
Una domanda nuova per me! Dunque ci sono varie esperienze che “nel bene e nel male” mi hanno segnato, ma credo che il dolore sia un acceleratore di crescita. Inoltre essendo cresciuto in un contesto familiare di “pane e filosofia”, ho da subito affrontato tematiche notevolmente formative.
Da quali artisti trai ispirazione a livello umano e professionale?
Sicuramente da Tiziano Ferro, Marco Mengoni, Elisa ma anche dal cantautorato di Battisti, Tenco, De Gregori, a creare uno stile pop-melodico.
A chi si rivolge la tua musica?
Si potrebbe dire dalle persone dai 20 anni in su, ma più ampiamente a tutti coloro che cercano nella musica un luogo di conforto in risposta ai propri bisogni.
I tuoi testi richiamano atmosfere da cartone animato, perché hai scelto questa caratteristica distintiva?
Ho scelto questa caratteristica perché ho sempre adorato il mondo delle favole per la profondità dei significati di ognuna. Evitando giri di parole, le favole sono veicolo di insegnamenti e metafore semplici ma fortemente educative.
Progetti per il futuro?
Sicuramente c’è l’uscita del disco “Figli delle favole”, che è un biglietto da visita, per il resto lo scoprirete!
Grazie Matteo, continua così!
Siamo curiosi di scoprire il legame fra la musica e le favole.
Che forse sono la stessa cosa.
Nel bene e nel male.
(fonti: Ufficio stampa Parole e Dintorni)