Sanremo 2020, le pagelle della prima serata

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La prima serata di Sanremo 2020 è iniziata nel segno della pace, il nostro inarrestabile showman Fiorello, nelle vesti del più noto dei preti italiani, Don Matteo, arriva nella sala dell’Ariston per calmare gli animi degli spettatori (ma sopratutto dei giornalisti).

In un total black Fiorello cerca di mettere fine a tutte le polemiche che hanno preceduto il Festival, sarà lui in questa serata l’angelo protettore del Festival, una spalla che renderà lo show molto più frizzante.

Sulle note di Santo, auspicando le percentuali auditel del prete detective entra Amadeus. Giacca brillante, forma smagliante guarda nelle prima fila la compagna Giovanna accanto al Direttore di Rai1 commossa, e via, il conduttore annuncia l’inizio della kermesse.

Nuove Proposte

Dopo aver già ascoltato le Nuove Proposte a “ItaliaSì” e a “L’Anno che Verrà”, nella prima serata assistiamo alle prime due battle tra i giovani concorrenti. Queste saranno giudicate dalla Giuria Demoscopica, ossia un campione di circa 300 persone scelte tra fruitori di musica abituali che giudicheranno gli artisti. Nel 2020 con le piattforme streaming alla portata di tutti questa giuria ha più senso? Ma andiamo avanti.

Gli Eugenio in Via di Gioia, cantano Tsunami, in una performance dove mostrano la loro indole indie e le loro emozioni per il palco più in vista di sempre. Una canzone “gioisa” che accompagnata da un motivo allegro, un testo arzigogolato, dal significato apocalittico. Ricorderemo tutti il “cha cha cha”.

Il gruppo sfida Tecla, una ragazza pulita dalla voce angelica, che ricorda lo stile di Arisa. La canzone intitolata 8 marzo rimembra nella melodia Un Senso di Vasco, il testo è un messaggio di speranza ma l’esibizione è povera di spirito.

La battle numero 1 viene vinta da Tecla, con un lievissimo vantaggio, I nostri indie Eugeni abbandonano la competizione a malincuore.

La seconda battle vede Leo Gassman contro Fadi. La romanticissima Due Noi, una dichiarazione d’amore chitarra e voce di Fadi ci ha colpito dritti al cuore.

Segue Leo Gassman, freddo come il ghiaccio canta Va bene così. La sua voce c’è tutta, ma manca un po’ di personalità, ancher se questa canzone è una vera e propria dichiarazione di indipendenza.

La battle numero 2 viene vita da Leo Gassman, artista apprezzato molto dalle mamme e dalle nonne.

Tiziano Ferro

Tiziano Ferro è il grande ospite che accompagnerà queste serate, ci emoziona con una versione swing di Nel Blu dipinto di Blu. Un grande classico (ma anche clichè) cantatato dalla vera stella della musica italiana, instancabile performer musicale e pop star internazionale.

Nella serata canterà anche Almeno Tu nell’Universo e la sua Si accettano Miracoli. Voto: 9.

Big Sanremo 2020

Apre la competizione canonica Irene Grandi con Finalmente Io. Irene ritorna con un testo di Vasco Rossi e una melodia rock all’italiana, parla di se stessa della sulla sua vita, gli anni novanta non sono finiti per lei. Voto:6 e mezzo.

Marco Masini al piano canta Il confronto. Masini ha il pregio di raccontare le storie da una prospettiva insuale, la sua melodia è quella di un signore della musica italiana, con i giusti climax. “Il cuore è un killer”, una ballad disillusa, voto: 7.

Rita Pavone, la nostra old mad queen ha energia da vendere, canta con una potenza inaudita Niente (Resilienza 74), la cantante popolare ha preso seriamente la sua rinascita musicale sull’onda rock, con un testo ribelle e resistente. Voto: 7.

Achille Lauro, è una bestia da palco, lui ha davvero l’X Factor, riesce a incantarci con la sua presenza scenica e tutto il resto va in secondo piano. La canzone Me ne frego ricorda un po’ Lucio Battisti, un testo avvelenato e una base energetica. Voto: 7 e mezzo.

Diodato, nato e cresciuto sul palco del Festival porta il brano Fai rumore. Una poesia sanremese, cantata magistralmente ma senza nessun plus. Voto: 6.

Le Vibrazioni sono tornate forti come negli anni 2000, sul palco hanno sorpreso con la loro Dov’è. Valore aggiunto il traduttore LIS che riesce a riportare nei gesti la potenza della voce di Sarcina. Voto: 7

Anastasio, dopo aver riunciato alla scorsa edizione di Sanremo ques’anno interpreta se stesso sul palco con Rosso di Rabbia. Le parole sono fondamentali per questa canzone, la sua voce veicola un’energia che buca lo schermo. Voto: 6 e mezzo.

Elodie dopo aver lasciato il fronte musicale nazional popolare, si mostra una vera popstar internazionale la canzone Andromeda. Il ritmo della canzone fa venire i brividi, gli alti e bassi della voce raccontano il suo dissidio interiore e la sua fragilità. Voto: 8.

Morgan e Bugo con Sincero sono gli outcast di questo Sanremo, la loro voce è assente dall’Ariston ma la melodia ci ricorda i cantautori italiani degli anni 70. Un po’ scappati di casa. Voto: 5 e mezzo.

Alberto Urso è perfetto e glaciale come i suoi occhi, il suo brano “Il sole ad est”è un classico. Eccellentemente noiso. Voto: 6.

Riki è il teen-idol dei due mondi. Trema per l’emozione, come l’auto-tune che piacevolmente sporca la canzone. Lo sappiamo entrambi è una ballad che fa tornare al primo amore. Voto: 6.

Raphael Gualazzi è sempre una sorpresa, la sua missione di rendere pop il suo genere di nicchia riesce sempre. Carioca è una canzone allegra che segue le tendenze latine del momento. Voto: 7.

La classifica giuria demoscopica Sanremo

Classifica Sanremo
Verdetto Giuria demoscopica Sanremo

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Il pubblico ha premiato la 70esima edizione del Festival di Sanremo, 52,2% di share con 10.58.000 telespettatori. Qui puoi rivedere la puntata.

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