Ascoltare Magra, l’ultimo brano di Camilla, è davvero il modo migliore per conoscerla. Tramite la sua musica si sentono i tratti della sua personalità, le sue origini latine e la voglia di sperimentare stili e sound diversi. Camilla si descrive così “Su due piedi direi: indecisa, vivace e ritardataria… però ho anche dei difetti!” I testi di Camilla sono intensi, raccontano storie, piccole e grandi, desideri e sogni in chiave soul. Dalla periferia milanese alle sue origini cubane sentiamo nella sua voce tutta la voglia di farsi avanti!
Tra le chicche su Camilla sappiamo che quando è felice, per ricaricarsi, ascolta Plastic Hearts di Miley Cyrus mentre nei momenti di malinconia ascolta Ariete, il vinile nero contenente i due EP Spazio e 18 anni.
Il testo del suo nuovo brano Magra, distribuito da indipendente tramite Distrokid, è tanto intimo e quanto inclusivo, utile per tutte quelle persone che almeno una volta si sono sentite fuori posto e per chi tuttora ha bisogno di un supporto emotivo o semplicemente di un po’ di felicità. Il volto di Camilla è dolce, lascia trapelare sia la malinconia che tutta la sua determinazione! Lo sento nella sua voce e lo vedo nei suoi occhi durante l’intervista che trovi qui sotto, in formato testuale e qui in formato video. Continua a leggere! Enjoy!
Com’è nata la tua passione per la musica?
Questa è una storia che mi piace molto raccontare e la racconto anche abbastanza spesso. Se ci penso, il primo contatto con la musica è stato durante quei lunghi viaggi in macchina per le vacanze con i genitori. Mio papà aveva masterizzato su un cd tutti i successi italiani dell’epoca e da Acqua azzurra, acqua chiara, Non sono una signora ed io veramente passavo tutte le ore dei viaggi a cantare a squarciagola come una pazza ed era meraviglioso.
Quali sono i tuoi riferimenti musicali? Quanto sono importanti le tue origini latine nella tua produzione musicale?
É abbastanza compicato! Vi ho già detto che sono cresciuta ascoltando i grandi classici italiani poi verso il mio periodo preadolescenziale mi sono spostata, come tutti, verso il pop americano e inglese, ed è stato proprio in quel momento che ho scoperto Amy Winehouse e me ne sono completamente innamorata. Ho iniziato a studiarla a livello vocale, timbrico, musicale e ho imparato tutte le sue canzoni ovviamente e ad oggi è il mio primo riferimento a livello musicale.
Quanto sono importanti le tue origini latine nella tua produzione musicale?
In una scala da poco a molto: abbastanza. Io amo sia scrivere che cantare in spagnolo e vorrei che questo si unisse al mio cantato italiano quindi non fare un progetto parallelo ma unire le due cose, così da dare risalto a quella che sono io, metà italiana e metà cubana, due cose che si fondono e vorrei poter fare questo anche in musica.
Riguardo il tuo nuovo brano, Magra, quando e com’è nato?
Magra è nato in un momento in cui avevo bisogno che il tempo si fermasse in una città che va veramente troppo veloce, in continuo movimento, in continuo evolversi e nasce anche dalla mia voglia di fermare i pettegolezzi di una società che è in continuo giudizio, giudizi che nessuno chiede e sono completamente effimeri, secondo il mio punto di vista.

Le storie che racconti nei tuoi singoli sono autobiografiche?
Per il momento sì, tutte tranne Vengo a prenderti all’Havana che mi è stata regalata dal mio attuale producer e parla di una storia d’amore, tra lui e la sua ragazza. Tutte le altre, Valentina, FuckGirl e Magra sono autobiografiche. Nello specifico Valentina parla di un appuntamento, uno di quelli più comuni, FuckGirl parla di una ragazza che ho frequentato con cui adesso sono amica.
Quale stile e quale sound ti rappresentano?
Quello che vorrei mi rappresentasse di più sarebbe un soul pop con un pizzico di indie. Mi piacerebbe riuscire a unire questi 3 componenti.
Quali sono i tuoi prossimi passi? Ci sarà un disco? Qualche data live in arrivo?
Per i live siamo in fase di elaborazione, non si sa come andrà quest’estate. Ci sarà sicuramente un EP che è in fase di completamento e spero di farlo uscire al più presto!
Salutaci con un motto che ti motiva!
Vivi la vita giorno per giorno.
Credo sia importante cogliere il presente e non vivere per un futuro prossimo che, probabilmente, mai arriverà perché le cose cambiano. Grazie amici di Indielife per queste bellissime domande e spero di rivederci presto!
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Produttore Sveno Fagotto