Raffaella Zago ha debuttato a fine ottobre con “Money Trees“, reinterpretazione in chiave nu-soul del brano del rapper più lodato dell’ultimo decennio, Kendrick Lamar. A inizio dicembre, invece, ha pubblicato “Open Your Heart”, il suo primo inedito ufficiale.
Nata a Padova nel 1998, la cantautrice urban vive a Milano, dove ha trovato anche un’etichetta discografica che crede nel suo talento, Groovin Recordings. Abbiamo chiacchierato con lei per approfondire alcuni aspetti della sua musica.
Ciao Raffaella e benvenuta su IndieLife! Visto che non sei una rapper, prima di tutto ci incuriosisce sapere come è nata l’idea di debuttare rifacendo, a tuo modo, “Money Trees” di Kendrick Lamar. Oltre a questo, ci dici anche quanto ci hai lavorato per trasformarlo in un pezzo nu-soul?
L’idea è nata da un’irrefrenabile amore che provo nei confronti di Kendrick e della sua musica. Già in passato avevo fatto per conto mio dei riarrangiamenti di pezzi hip hop rendendoli melodici e quale miglior inizio per il mio debutto nel mondo della musica?
Lo sviluppo del brano, in realtà, è stato abbastanza naturale… con il mio produttore abbiamo ricreato il beat con strumenti musicali acustici e non elettronici e poi ho giocato con qualche melodia, fino a quando non é nata quella della mia versione di “Money Trees”.
Perché anche nel tuo primo inedito, “Open Your Heart”, hai deciso di cantare in inglese? Usciranno anche tuoi pezzi cantati in italiano?
Ho deciso di cantare in inglese perché io ho sempre scritto in inglese! Sono cresciuta a pane e James Brown, ma non solo. Nella mia vita, sin dall’infanzia, la musica non è mai mancata. Avendo avuto entrambi i genitori amanti della musica, soprattutto afroamericana, mi sono ritrovata a sognarmi come Whitney, Aretha o Beyoncé.
La scrittura in inglese mi viene molto naturale perché a livello di suono mi è molto più famigliare, quindi è un processo piuttosto spontaneo. Per il momento non ho in programma di far uscire pezzi in italiano, ma chi lo sa, mai dire mai.
Finora quali sono stati i feedback su questi due singoli che ti hanno fatto più piacere?
Il fatto che entrambi i pezzi – soprattutto “Money Trees”, che mi spaventava parecchio – hanno avuto un bel riscontro sul territorio internazionale, che poi è quello a cui aspiro.
Quali sono i tuoi generi musicali di riferimento, oltre al soul?
I miei generi musicali di riferimento sono tutti quelli della black music. Questo perché, secondo me, hanno un elemento che li accomuna tutti, a differenza degli altri generi musicali: il fatto di far musica che viene direttamente dall’anima, come un grido di liberazione (esattamente come è nato con gli spirituals). Mi ci ritrovo molto dentro questo aspetto, perché per me è sempre stato così.
Ho sempre cantato soprattutto perché è l’unica cosa che voglio fare nella vita, sono nata per questo.
Il percorso che hai iniziato pubblicando questi due singoli porterà a un EP, a un album o ancora non lo sai e, per ora, preferisci procedere così?
Questi due singoli sono l’inizio di un bellissimo viaggio, racchiuso in un album inedito che uscirà tra marzo e aprile del 2024.
E come è nata la band di musicisti con cui collabori sia in studio che dal vivo?
I ragazzi che hanno accettato di accompagnarmi in questo viaggio prendendomi per mano e rendendo ogni momento bellissimo lì ho conosciuti facendo il CPM Music Institute, dove mi sono laureata a febbraio 2023.
Cosa ti aspetti sia a breve che a lungo termine dalla tua carriera musicale?
Oddio non mi aspetto nulla, spero solo di poter arrivare in più angoli del mondo possibili, per far vivere la mia musica ovunque e per chiunque.
Ultima domanda: artisti/e italiani/e con cui ti piacerebbe fare un duetto?
Mi piacerebbe provare a lavorare con qualcuno della scena hip hop italiana come ad esempio Dani Faiv. Lui mi piace moltissimo!