9 album indie + 1 da ascoltare

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Come Redazione abbiamo stilato una top nine + 1 degli album italiani più importanti del 2020, aspettando i nuovi. Sicuramente abbiamo ascoltato in quest’ultimo periodo molta più musica, cantato da soli le strofe più malinconiche e sentito la mancanza dei live come non mai. La musica, ci ha fatto compagnia e fatto come ogni anno da colonna sonora della vita.

Top Nine + 1

Questa non è una classifica, ma partiamo dall’opera più premiata del 2020, che fa anche parte del mondo indie e della nostra top-list italiana.

Cip

L’album di Brunoris Sas pubblicato lo scorso gennaio, è stato nominato “Targa Tenco” come migliore album in assoluto del 2020, un grandissimo e meritato premio al cantautore calabrese che ci porta per mano nella musica indie.

“In questo disco ci sono Dalla e De Gregori, ci sono quei pezzi romantici scritti apposta per farci piangere (pensiamo a Per due che come noi, La canzone che hai scritto tu), e ci sono quelli che ci fanno riflettere (Al di là dell’amore, Il mondo si divide, Benedetto sei tu). E poi c’è il brano di chiusa del disco, Quelli che arriveranno, che ci lascia andare con una dolce malinconia”: scrive Marianna Montemarano nella sua recensione di Cip.

I mortali

Musica leggerissima è il brano che il duo Colapesce-Dimartino porteranno a Sanremo 2021 dopo aver sugellato la loro collaborazione con l’album “I Mortali“. La “terza via del cantautorato” dei dugli artisti siciliani mette insieme le migliori caratteristiche, il pop d’autore e di qualità che ci piace.

Lato Blu

Frah Quintale è tornato nel 2020, per giunta con un disco doppio di nome “Banzai” per placare la nostra astinenza. Tre anni dopo “Regardez moi”, ci regala la prima parte di questo album prodotto da Undumento in una settimana di inizio estate: Lato Blu. Un tuffo a capofitto degli anni ’90, tra soul e elettronica, leggi la recensione qui sotto.

Spazio

L’esordiente Ariete rilascia nel 2020 il suo primo EP Spazio, nel quale racconta tutte le sue fragilità, esorcizza i suoi demoni e culla le sue malinconie, dipingendole in bianco e nero. Ariete fa capolino dalla scuola romana di Calcutta e Gazelle, dai quali prende gran parte della sua ispirazione. Leggi la recensione di Simona Pasculli.

Forever

Il primo album da solista di Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle. Di questo lavoro ha dichiarato Bianconi “Questo disco sono io senza filtri per la prima volta da quando faccio questo mestiere”. Un album che racconta la voluttuosità di comporre con tutti i registri stilistici, dal pop, alla musica classica al vero cantautorato italiano.

Millennium Bug

Allo scadere del secondo decennio di questo secolo, gli Psicologi pubblicano il loro primo vero album: Millenium Bug. Drast e Lil Kaneki mettono in musica il disagio e il nichilismo della Generazione Z, mixando indie, rap e alternative e molto altro.

Infernum

Murubutu e Claver Gold hanno deciso di collaborare per il loro primo concept album: INFERNVM. Come ha descritto nella recensione di Alessia Ferrante: “Nel lontano 31 marzo del 1300 una figura storica conosciuta a tutti come Dante, esce dal suo viaggio nell’aldilà, così, il 31 marzo 2020, due dei più grandi artisti della scena rap italiana, hanno unito le forze per far uscire, a mio parere, il miglior album dell’anno”.

Antille

Il progetto PopX compie 15 anni, Davide Panizza e Davide Biondani con Antille ci portano per mano in questo album, un progetto sempre d’avanguardia tra surrealismo e dadaismo. Anche se i brani dei PopX hanno delle “Parole magiche e pensieri senza senso”, è la musicalità il vero linguaggio di questi artisti, come nella loro D’Annunzio.

Disco

Seguivamo cmqmartina prima del suo exploit ad XFactor, che l’ha consacrata al grande pubblico e partata al suo primo vero Disco. Un album che ci fa ballare come Cosmo ma anche riflettere quella trasformazione che avviene quando da bruco si diventa farfalla nel mondo degli umani. Una malinconia punk che speriamo di ascoltare e danzare presto dal vivo.

+1: Merce Funebre

Tutti Fenomeni è un’epifania, una rivelazione avvenuta quasi al crepuscolo con l’album Merce Funebre. Questo album collocato tra i più nel mondo trap, rievoca la musica elettronica degli infiniti anni ottanta (che ci fa anche ballare) e l’ermeticità dei testi alla Battiato, proprio di quegli anni. Citando un commento alla canzone “Valori Aggiunti” a cui ci accodiamo “Tutti Fenomeni è Giacomo Leopardi con la cocaina”.

Di Gemma Laquintana

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