Can’tAutorato: raccontarsi nella tristezza

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Cant’Autorato è l’esordio intimista di Carlo Corallo

Carlo Corallo, rapper classe ’95 proveniente dalla sicilia, ha esordito nel 2019 con Can’tAutorato, nove canzoni rap estremamente malinconiche ma profonde e curatissime nel lessico.
Nonostante la vena triste che permea questo disco, non ci si può non perdere nelle rime e nelle atmosfere di questa opera prima che racconta di un sé “stesso” in cui tutti ci possiamo ritrovare.

Can’tAutorato: Nove tracce nella profondità del quotidiano

Fin da Amari un po’, il brano di apertura di Can’tAutorato, si intuisce che questo disco non è un ascolto da cui si uscirà felici e privi di pensieri e turbamento. Il fatto che venga voglia lo stesso di continuare dimostra la dolcezza con cui la poetica di Carlo Corallo può cullare nella malinconia, raccontarla e renderla quasi amica.
Storie d’amore, situazioni paradossali in cerca di un letto all’Ikea (Un letto), ma anche consigli su come scrivere Una canzone di successo: c’è di tutto in questo album; un campionario di situazioni descritte con ironia e profondità allo stesso tempo.
Forse, le due perle più lucenti del primo lavoro di Corallo però sono Jessie e James e Un gabbiano, il pezzo conclusivo.
Jessie e James è una lunga analogia tra un uomo che divide il proprio appartamento con la propria fidanzata e con un gatto. Si sviluppa un lungo parallelismo tra lui ed il felino, entrambi soli anche se insieme. Un rapporto che si sviluppa sia nel parallelismo delle loro routine che attraverso le similitudini che, parlando dei comportamenti del micio, raccontano la solitudine dell’io lirico:

Poi mi aspetto all’entrata
Sperando non faccia serata e torni presto
Magari in qualche bar del centro in cui degenero
E alle bariste sembro quei gatti da condominio
Che ricevono affetto da ogni inquilino
Ma dopo nessuno è così carino da accarezzarli su un letto


Un gabbiano descrive invece un amore improvviso, il suo sviluppo apparentemente felice e, improvviso il divorzio.
Tra le ultime righe, compare straziante un’immagine che descrive la vita di una figlia con i genitori divorziati (seppur in modo molto drammatizzato):

A rimbalzar da un genitore all’altro
e magari a pranzo, uno ti compra il pane e l’altro il cioccolato
così non ti riesci mai a saziare
ma impari a cucinare prima di ogni tuo coetaneo,
è scontato

Can’tAutorato è un titolo che si comprende solo dopo aver ascoltato il disco. Ci si può leggere un doppio significato: se da un lato viene espressa la voglia di raccontarsi, dall’altra si sottolinea lo sforzo e la difficoltà di aprirsi nella propria tristezza e nel malessere che viene raccontato attraverso i protagonisti delle canzoni.
Questo sforzo però regala un disco delicatissimo, che fa del rap un’occasione di storytelling e regala un momento di pace e riflessione che raramente la discografia di quel genere concede.


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