E’ uscito il 24 maggio dalla Glory Hole Records il nuovo lavoro di Claver Gold e i Kintsugi “Lupo di Hokkaido”, album, che racconta metaforicamente del lupo di Ero o di Hokkaido (specie giapponese estinta nel 1870).
Questo animale viene legato in modo allegorico allo stile rap, che nel corso del tempo ha subito cosi tante variazioni da non far più percepire ciò che si voleva fare un tempo, ovvero il raccontare da diversi punti di vista e sensazioni, della quotidianità affrontata.
Gli autori, grazie a testi impegnati e scritti in modo empatico, vogliono puntare il dito sul rap italiano, affermando che questa corrente artistica sta morendo lentamente proprio da chi la difendeva o da chi non è riuscito a viverla a pieno, proprio come il lupo giapponese.
L’ EP contiene sette tracce tra cui un “Intro” e un “Outro” e, alcuni brani come il primo singolo estratto “Calicanto”, sono introdotti volutamente da una voce narrante in lingua giapponese che racconta ciò che è accaduto al lupo di Hokkaido.
Qui sotto la tracklist dell’EP:
- Intro ( la prima traccia del disco racconta metaforicamente la morte dell’amore, l’estinzione del riuscirsi ancora ad amare, come la morte del lupo di Hokkaido);
- Ikigai ( racconta una giornata tipo, quando tutti ti cercano ma tu non vuoi vedere nessuno, svegliarsi con i postumi e odiare il mondo ed avere bisogno solo di una persona al tuo fianco. Non è semplice fare un “traccia per traccia” di questo disco perché ogni pezzo non racconta soltanto una storia, ma più storie insieme)
- La tana del lupo ( è un testo molto personale che però si riflette anche nella cultura rap italiana, in quello che sta succedendo ora alla scena Hip-Hop, c’è amarezza e delusione ma al contempo anche fierezza nell’aver fatto una scelta, che probabilmente è la scelta più difficile, quella di rimanere veri in un collettivo di apparenza)
- Yuki ( in giapponese vuol dire Neve, anche qui c’è una metafora tra una storia d’amore e la neve… un amore effimero come la neve che prima o poi si scioglierà e rimarrà soltanto fango.)
- Parte di me feat. Hyst ( ecco l’unico feat. del disco: chi se non Hyst, solo perché è giapponese? No, anche perché è un grandissimo scrittore ed interprete, ma il fatto che sia giapponese ha influito molto nella scelta. Questo è uno dei testi più complessi, un susseguirsi di immagini, metafore, rime di getto che si susseguono e rincorrono il tema principale che è la paura di sbagliare)
- Calicanto ( Nasce dopo una notte di insonnia, un flusso di coscienza scritto di getto, senza pensarci troppo.)
- Outro.