Leonardo Angelucci è un artista, un musicista poliedrico. Ma oggi vi raccontiamo un’altra storia, quella del suo esordio letterario.
Leonardo Angelucci scrittore
“Luna, ovvero nessuno” è il libro che segna l’esordio letterario di Leonardo.
Si tratta di un romanzo scorrevole, un po’ come il tempo, entità che si potrebbe leggere come vera protagonista della storia.
Di fatto, la narrazione è estremamente agile nel movimento sinuoso fra i diversi piani temporali.
E la protagonista effettiva della vicenda, Luna, dovrà sapersi orientare nelle vicende che si rivelano via via sorprendenti.
Queste turbolenze temporali non sono solo espedienti letterari, bensì modi per vivere un’altra dimensione dell’irreale.
Luna, si ritroverà quindi catapultata in un’altra epoca. Ebbene, l’epoca giusta per incontrare Fernando Pessoa. Personaggio immaginario, ma non troppo, con cui non mancano dialoghi velatamente ironici.
Effettivamente, i riferimenti allo scrittore portoghese rendono la trama avvincente, colta e mai banale.
A fare sfondo a gran parte della trama, infatti, c’è una Lisbona degli anni ’20 del Novecento.
Dunque, a metà fra epica fanta-scientifica e romanzo di formazione, l’intrigante trama di “Luna, ovvero Nessuno” non rinuncia al gioco dello scambio di persona. La protagonista sarà abile nella strategia del cambio di nome, a creare un fitto tessuto di intrighi.
Irresistibile quindi la corsa al capitolo successivo.
Si tratta complessivamente di un racconto avventuroso dell’inquietudine del vivere un tempo che si percepisce a sé stessi sbagliato: il romanzo è un’opera che rende impossibile non desiderare un seguito.
A cura di Michela Moramarco
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