Totino Melillo, rivelazione Urban del 2022, racconta Vierno

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Arrivata in redazione una notizia davvero particolare. Una nuova etichetta discografica di Salerno, la 33db Records, lancia un ex artista neo-melodico che, dopo un periodo di riflessione, decide di avvicinarsi alla musica Urban.

Totino Melillo, che abbiamo avuto il piacere di intervistare qualche giorno fa, ci racconta così del suo background e del suo nuovo brano Vierno. Il singolo è un esempio di R&B in dialetto Salernitano e Trap, perfetto per delineare l’attitudine e le skills di un artista che farà sicuramente parlare di se.

Benvenuto su IndieLife.  Ci piacerebbe sapere qualcosa sul tuo background artistico …

Il mio percorso è iniziato intorno al 2013, spinto da una sconfinata passione per il canto. Ho iniziato a fare qualche piccolo concerto proponendo cover ed in uno di questi eventi venni notato da un editore di zona che mi propose l’incisione del mio primo disco. Da li in poi, da indipendente, ho cercato di sviluppare sempre di più “la mia musica”, passando su palchi più grandi e produzioni più impegnative. Sin da piccolo sono sempre stato un amante della Classica Napoletana, artisti come Nino D’Angelo, Renzo Arbore e Sergio Bruni sono tra gli autori che maggiormente hanno influenzato il mio background musicale. Importanti influenze le ho trovate anche nel Pop Italiano, esempi sono Mannoia e Battisti ed in particolar modocantautori come De Andre e Lucio Dalla.

Leggo dal comunicato stampa che hai avuto una sorta di momento di riflessione, passando a nuove sfumature musicali …

Dopo il primo disco ho sempre cercato di creare quella che potesse essere la mia musica e, progetto dopo progetto, ho sempre cercato di sperimentare e allargare i miei orizzonti il più possibile, collaborando di volta in volta con musicisti e tecnici differenti.  Questo anche dovuto al fatto che qualsiasi fosse il tipo di musica che io proponessi, per il mio modo di cantare, venivo sempre etichettato come neomelodico, come se fosse un’offesa o uno sminuire il mio modo di fare musica. Dopo il mio ultimo disco “Cagna stu disco” ho deciso di sperimentare sempre di più fino a discostarmi del tutto dalle mie influenze principali, ma allo stesso tempo cercando di mantenere intatte le caratteristiche vocali che più mi piacciono. Da qui l’incontro con UanmNess con cui, per rispetto e stima reciproca, abbiamo deciso di affrontare insieme la ricerca sonora e stilistica dei miei progetti futuri. Dopo mesi di studio, tentativi, registrazioni di brani che non usciranno mai, produzioni con le sonorità più varie, è successo che pur venendo da generi d’appartenenza totalmente distanti abbiamo trovato il giusto equilibrio per creare quella che oggi è la mia musica.

Sei entrato in questo modo nel roster della 33db good noise?

Il mio lavoro in studio con UanmNess è coinciso con la creazione dell’etichetta di cui lo stesso UanmNess fa parte. La proposta è nata in studio ascoltando i frutti delle collaborazioni tra di noi. Mi sono subito sentito coinvolto dal clima di squadra che si respira con i ragazzi e mi fido delle loro professionalità, diverse ma complementari per sviluppare il mio progetto.

Cosa ti aspetti da queste tue nuove scelte musicali?

Il mio intento ultimo è quello di vivere con la mia musica e confido che le mie scelte musicali mi aiuteranno a farlo. Nello specifico, oltre a scollarmi di dosso l’etichetta del neomelodico (ndr ride!), spero di poter arrivare a più persone possibili perché credo che questo mio nuovo linguaggio sonoro mi rappresenti di più.

Dimmi di Vierno ora…

Il pezzo è stato un ennesimo tentativo tra i tanti fatti nei primi mesi di collaborazione con UanmNess. Ci siamo ritrovati un beat molto emotivo su cui la mia voce girava alla grande. Ci siamo gasati! Abbiamo scritto il brano in tre: io, UanmNess e Mezzometro. E’ stato tutto molto naturale ed è stato il pezzo che ha sancito l’inizio di un percorso e che ha definito la mia attuale scelta sonora e stilistica.

Di cosa parla?

Detto in poche parole si potrebbe riassumere con “saper rischiare”. Il brano parla di una persona che mette in discussione le proprie concretezze legandosi a qualcosa di incerto ed estremamente emotivo e cosi facendo sceglie di seguire un percorso ignoto senza sapere a cosa lo porterà quella strada.

Totino Melillo
Totino Melillo

Il miglior e il peggior momento in studio?

Il miglior momento è stato la realizzazione del primo pezzo, ”Paris”. Il peggior momento è stato quando mi hanno comunicato che “Paris” non uscirà mai  … dicono loro (ndr ride!).

Non accetto un no comment ! Ci sarà il disco?

Le canzoni ci sono.La voglia è tanta.Il lavoro è in progress. Il disco… quando si allineano i pianeti.

Quali sono gli artisti con cui ti piacerebbe collaborare? Anche sognando!?

Nino D’angelo… su produzione nostra! Mi fermo altrimenti la lista sarebbe troppo lunga

Togliendo la musica. Chi sei nella vita privata? Cosa fai? Che passioni hai?

Credo di essere una persona semplice e solare che ama il divertimento e le belle situazioni.Oltre ad incidere la mia musica studio canto pop al conservatorio di Salerno. Amo Napoli ed il Napoli, sono un appassionato di calcio, gioco a basket ed ogni tanto vado a pescare ma allo stesso tempo adoro ritagliarmi dei momenti di pausa da vivere da solo o in famiglia, una chiacchierata oppure un bel film non guastano mai. Nelle relazioni mi definisco un inguaribile romantico e penso che dai testi qualcosa si possa capire! (ndr ride!).

Segui Totino Melillo

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https://www.instagram.com/33db.goodnoise/

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