Fuoco e acqua possono convivere. Intervista a Leorotu

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Bolognese, giovanissimo, già co-fondatore di uno studio di registrazione e impegnato a far diventare la musica il suo lavoro, la sua vita; Leorotu, artista di poco più di vent’anni, si presenta al pubblico con il suo primo singolo ufficiale: Fiamma.

Prodotto e post prodotto dalla sua crew al IV Label, il singolo Fiamma di Leorotu è disponibile su tutte le piattaforme digitali e su Youtube con un video girato da Federico Faccioli.

Fiamma è trap, è urban, è freschezza. Il singolo parla di sentimenti, di vissuto e lo fa in maniera semplice, senza forzature. Il brano si riferisce alla prima parola della canzone e tratta temi personali legati ad amori passati e sentimenti contrastanti. Attraverso sonorità trap, l’artista gioca su doppi significati e simbolismi legati al tema. Un bel biglietto da visita per questo giovane artista!

Immagino che Leorotu prenda spunto dal tuo nome e cognome. Come mai questa scelta per il tuo nome artistico e non un nome totalmente differente? Cosa dice di te?
Dice tutto in realtà. Leorotu nasce dal mio nome e cognome e, anche se I soprannomi non mi sono mai piaciuti particolarmente, con questo nome ho fatto tantissime amicizie. Io mi sento un artista. Fa parte di me. Non volevo un nome d’arte che fosse troppo distante dal mio vero nome perché di fatto la mia parte creativa la sento totalmente legata alla mia parte personale. Scegliere Leorotu mette in chiaro fin da subito che la mia non è una maschera. La mia musica, sono io.

Artisticamente sei una scommessa per tanti. Come ti fa sentire questo? Hai paure?

Si, certo che ho paure. Ho paura che possa andare male, ho paura di non essere all’altezza e di sbagliare, ma sono anche convinto che avere paura sia naturale. Avere qualcosa da perdere ci rende meritevoli di vivere la nostra vita e io voglio vivere la mia al meglio, visto che non l’ho mai fatto. So che, vista la mia età sembra un’esagerazione, ma sono sempre un po’ trascurato. Nonostante questo dentro di me sento che la musica è la mia strada: lo so, me lo sento e non deluderò chi ha puntato su di me. Voglio far vedere di cosa sono capace e chi sono realmente.

Come hai iniziato a fare musica?

Grazie a mio padre. In realtà grazie a lui mi sono appassionato a molte cose, ma, fra tutte le strade che mi ha fatto imboccare, solo una è quella che sto riuscendo a percorrere di più: la musica. Ho iniziato suonando la chitarra e scrivendo per gioco e per passione. Adesso ne ho bisogno per comunicare e per esprimermi. Provare a fare di questo il lavoro della mia vita è quasi scontato per me. Non ringrazierò mai mio padre abbastanza per questo, è la mia guida.

Leorotu
Leorotu

Hai fondato anche uno studio di registrazione con altri ragazzi? Ce ne parli magari dicendo qualcosa dei tuoi compagni di viaggio?

Ho fondato uno studio di registrazione con quelli che sono poi diventati i miei migliori amici, persone che vorrò con me per tutta la vita. Sono stato uno dei primi a fondare lo studio e uno degli ultimi a entrare in questa balotta di regaz (ndr. “balotta di regaz” è slang bolognese e vuol dire crew). Questa cosa mi ha dato la possibilità di fare amicizia con tutti da subito. Non potevo chiedere di meglio. Lo studio di chiama IV Label. Abbiamo cercato di darci dei ruoli, ma cerchiamo anche di aiutarci al 100% in ogni cosa che facciamo. Così è più semplice fare le cose e avere un ambio spettro di opinioni e consigli. Lavorare al fianco di quelli che si considerano amici è stupendo e appagante.

Fiamma è il tuo nuovo pezzo. Di cosa parla?

Fiamma parla di me. Parla di quello che ho dentro e di quello che ho passato. Il brano è strettamente personale. Parla di sentimenti come amore, ansia, incertezze e traumi che, di fatto, ho vissuto. Mi sono sempre dato poca importanza, ve l’ho detto prima. Noi giovani facciamo fatica a parlarne, ma ci sono cose che accadono anche alla nostra età. Quello che è stato lo dovrò sviscerare fino a darmi pace. La fiamma simboleggia la luce del cammino, la passione, ma anche la miccia che da inizio al mio percorso artistico e a un nuovo me, più determinato, più felice, più consapevole.

Guarda il video di Fiamma, il singolo di Leorotu

Mi dici invece qualcosa sul video? 

Abbiamo deciso subito di girare il video sulla neve perché, nonostante il titolo fiamma, i suoni e gli argomenti di cui parlo richiamano un periodo freddo e oscuro. Abbiamo voluto così enfatizzare anche il contrasto che c’è tra fuoco e acqua, dimostrando che gli opposti possono coesistere, e anzi, spesso completarsi. Il concept del video parte dal paesaggio e si lega al simbolismo caldo/freddo. Il paesaggio, freddo, si riscalda al primo raggio di sole rispecchiando esattamente la mia personalità. 

Sei in lavorazione con un disco anche?

Assolutamente si. Io non mi fermo mai! Appena sento il beat giusto mi metto a scrivere e a registrare, aggiungendo sempre nuove tracce alla mia cartella. Sto accumulando molte tracce ma non so ancora quali saranno nel disco e quali no. Voglio uscire con un album che mi rappresenti al meglio, ma dire qualcosa adesso sarebbe tropo prematuro. Non so se sarà un concept album o più semplicemente una raccolta di canzoni. So che farò un disco. Al momento è l’unica cosa certa.

Vuoi che la musica sia il tuo futuro lavorativo o saresti contento anche solo se resta una passione?

Voglio essere onesto… questa volta non mi accontento. L’ho sempre fatto e non mi ha mai portato a niente. Dalla musica voglio molto di più proprio perché so di poterle dare tanto anch’io e mi sto impegnando al massimo per riuscire nel mio intento. La musica è nata come mia passione e avrò sempre la passione per la musica. Ma vorrei diventasse la mia strada lavorativa.

Se te lo dovessero chiedere, come definiresti il genere di musica che proponi?

Se dovessi definire il tutto in una parola direi: un genere introspettivo. Non mi interessa fare buon viso a cattivo gioco. Voglio essere sincero con me stesso e con chi mi ascolta. Non mi interessa troppo nemmeno auto inserirmi in una categoria musicale, ma se proprio devo farlo, direi che urban, trap, rap sono forse i termini che mi appartengono di più.

Quali sono invece gli artisti che segui?

Soprattutto artisti italiani e dalla grande penna. Sono un fan delle parole messe nel giusto ordine e penso ci siano persone che lo fanno meglio di altre. Sul podio metto sicuramente Nayt, Marracash e Izi per il quale stravedo. Cerco comunque sempre di restare al passo e di alimentare il mio processo creativo attingendo da varie fonti. Non mi lascio mai sfuggire le nuove uscite, i nuovi emergenti o in generale le uscite discografiche del momento. Uno che mi ha colpito, ad esempio, è Rhove che, per quanto mi riguarda, sta portando tanta freschezza dopo un lungo periodo di stasi.

Contatti

https://leorotu.com/
https://www.ivlabel.com/
https://www.instagram.com/leorotu_lion/

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