L’Iperuranio propone di “Fare Domani” quello che puoi fare oggi

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Il cantautore L’Iperuranio ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo dal titolo “Fare Domani”, un brano che ha molto a cuore il tema del tempo e lo affronta con sonorità pop rock. Ne abbiamo parlato con l’artista.

Il tuo nuovo singolo si intitola “Fare domani” e in qualche modo parla del tema della procrastinazione. Come è nata questa idea?

Semplicemente da una battuta. Storpiando il proverbio “non fare domani quello che puoi fare oggi”. Stavo scrivendo il nuovo disco, che dirà le cose senza filtro alcuno, sia riguardo a tematiche generali che personali. Ho pensato di ironizzare sul mio “prendermi il tempo che mi serve” e ci ho scritto sopra una canzone di getto.

Le suggestioni elettroniche di questo brano sono state create col tempo o hai avuto le idee chiare sin da subito?

Di sicuro nel prossimo album darò più spazio all’elettronica. L’ho fatto a partire dai miei primi arrangiamenti autoprodotti che poi vengono sviluppati da Alberto Bravin e chiusi da Nicola Ardessi (produttore del primo disco). Diciamo che rispetto al passato sono più consapevole di quello che voglio, quindi, pur lasciando spazio al loro talento creativo/produttivo, vengono seguite le mie linee guida. 

C’è una soluzione alla procrastinazione?

Ok, lanciando questa canzone ma le sono cercata, ahah. La realtà è che il suo significato è “io mi prendo il mio tempo e mi sta bene così”. Ovviamente chiunque può ascoltare una canzone e farsi portare dove vuole. A prescindere, credo che il mondo di oggi ci porti a correre a dismisura, per quanto ne sappiamo di vita ne abbiamo una, ergo cerchiamo di vivercela alla nostra maniera…

Quali sono gli artisti che più hanno caratterizzato il tuo ascolto nel tempo?

A livello mondiale i Beatles su tutti, amando particolarmente anche i Pixies, i Radiohead e i Death Cab for Cutie. Quanto agli italiani, fra i “classici” senza dubbio Tenco, fra i contemporanei, Morgan (e Bluvertigo), Benvegnù (e Scisma), Silvestri, Sinigallia e Luca Urbani.

Con quali artisti emergenti ti piacerebbe collaborare?

Non so se sia corretto definirlo emergente, visto che una fettina di pubblico vero ce l’ha, ma mi piacerebbe collaborare con Colombre, amo molto la sua attitudine e la sua scrittura.

Credi di essere un artista da radiofonia?

Beh, direi di sì. In una dimensione parallela in cui non servono otto miliardi di follower per essere passati in radio, potrei starci! Ironia a parte, anche se molti dei miei pezzi sono molto meno lievi di questo, ho sempre mantenuto un gusto pop.

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