“Tanto a me mi piaci tu” è il nuovo singolo di Renè che da sempre racconta esperienze che l’hanno coinvolta in prima persona, amori finiti male, delusioni o amici perduti nei vortici delle dipendenze.
Seppur in maniera ironica, il brano parla di un malessere tipico dei nostri tempi, il problema del non accettarsi come si è, cercando un modello estetico invece che amarsi anche se non perfetti come la società odierna impone.
In particolare Renè ha scritto il testo mentre assisteva da spettatrice inerme e impotente al decadimento fisico e psichico di una delle sue migliori amiche che, per vedersi allo specchio come si vedeva nella mente, si è sottoposta a diete drastiche cadendo nel vortice dell’anoressia.
Parla anche del suo personale percorso, quando gli “addetti ai lavori” la trovavano di volta in volta, troppo magra, troppo appariscente, troppo alta o bassa a secondo dei gusti personali di chi doveva giudicarla per le sue opere ma in realtà veniva giudicata per l’aspetto. Addirittura qualcuno la liquidò con un “sei troppo bella per essere anche brava”. Tutti questi giudizi hanno instillato in lei il dubbio che se non sei perfetto o corrispondente ai canoni attuali, sei inutile minando la sua serenità. Non tutti però riescono a smarcarsi dal giudizio entrando in un vortice depressivo, smettendo di socializzare e di vivere con serenità la propria vita.
Renè ha raccontato a noi di Indie Life il significato di questo suo nuovo brano e altre curiosità della sua vita artistica!
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Onestamente ascolto un po’ di tutto, dal rap al melodico. Sia italiani che stranieri. Sicuramente i cantautori mi hanno influenzato per quanto riguarda i testi. Mi ispiro molto a Lady Gaga per quanto riguarda lo stile e per come ha concepito le sue esibizioni.
Tre aggettivi per definire la tua musica
“Energica, positiva e colorata”
Ancora giovanissima esordisci al teatro Brancaccio di Roma con la direzione di Maurizio Costanzo, che ricordo hai di lui?
Di un vero gentiluomo, preparatissimo in tutti i campi. Quando ti guardava sembrava che ti leggesse dentro. Mi metteva soggezione e quando si presentava in prova mi tremavano le gambe
Cosa rappresenta per te “Tanto a me mi piaci tu”?
È un inno ad accettarsi così come si è, senza per forza omologarsi a quello che va di moda in quel momento. Accettare il proprio aspetto, l’orientamento sessuale o il colore della pelle, insomma un inno a volersi bene, perché a qualcuno si piace sempre
C’è qualche aneddoto curioso accaduto durante le registrazioni del video che vuoi raccontare?
SI! Mentre stavamo per registrare la parte della maga, l’attrice che la doveva interpretare si è sentita male e non sapevamo più che pesci prendere. Uno dei tecnici aveva una zia che di mestiere fa proprio la cartomante, è corso a casa l’ha caricata in macchina e portata sul set, con un ottimo risultato direi.
Una cosa che non cambieresti mai di te.
Ti dico invece cosa vorrei cambiare: un’eccessiva sensibilità, il troppo fidarmi degli altri e credere troppo nell’amicizia. Cambierei le mie ansie e l’insonnia
La canzone che più ami?
La canzone dell’amore perduto di De Andrè.
Un concerto che non dimenticherai mai?
Quello di Fabri Fibra, semplicemente perché ci ho portato mia nonna!
Hai qualche progetto per il futuro?
Si, è un po’ scontato per chi fa il mio lavoro: Vincere l’Eurovision ma mi accontenterei del festival di Sanremo