NUBI SPARSE è un gruppo di amici vicentini che nel novembre del 2019, un po’ per scherzo e principalmente grazie ad un progetto universitario, hanno iniziato a comporre la propria musica.
Il progetto si compone di 5 elementi: Anna (voce, 23 anni), Francesco (chitarra e voce, 27 anni), Francesco (batteria e voce, 25 anni), Andrew (basso, 25 anni) e Giovanni (tastiera, 26 anni).
All’interno del gruppo ci sono personalità diverse, professioni diverse, orari diversi, ma il bisogno di musica ha creato un forte legame.
I primi lavori, Freedom e One, composti con il precedente nome Matching Zeros, hanno permesso al progetto di ottenere una prima identità musicale.
L’EP “Cose Buone”, di cui fa parte il singolo “Esco”, è il primo lavoro professionale di NUBI SPARSE che, con il passare del tempo, ha cominciato a maturare una nuova identità musicale tramite la scrittura in italiano e una differente ricerca sonora e stilistica: questo percorso li ha portati verso delle sonorità indie, senza però perdere le influenze pop e rock dei precedenti lavori.
Ciao ragazzi, benvenuti su Indie Life. Volete cominciare a raccontarci come è nata la vostra band?
Ciao e grazie per il benvenuto!
La nostra band nasce nel novembre del 2019, quando uno di noi per un progetto universitario, doveva realizzare un pezzo per un lavoro accademico. Questo ci ha portato a realizzare un brano intitolato “Freedom” che è anche uscito nelle piattaforme online. Questo è stato l’inizio del nostro percorso artistico che poi ci ha condotti a quel che adesso è “Nubi Sparse”. Siamo prima di tutto amici e poi insieme abbiamo iniziato questo progetto che ci ha portati fino a qui, con il tempo infatti abbiamo maturato un’identità più “indie-pop” iniziando a scrivere in italiano.
Da qui nasce il vero progetto di “Nubi Sparse”.
Nubi Sparse, come avete scelto questo nome?
Nubi Sparse è proprio l’evoluzione del nostro lavoro.
C’era da un po’ l’idea di trovare un nome che rispecchi più la nostra visione musicale, in particolare un nome che rendesse evidente le diverse personalità di ognuno di noi.
Quest’estate poi, siamo stati accompagnati da un tempo molto instabile durante i nostri live, infatti guardavamo lo smartphone quasi più per le app meteorologiche che non per il resto. Dall’unione di queste due motivazioni nasce “Nubi Sparse”, la condizione metereologica che ci ha accompagnato per tutta l’estate.
Che messaggio vorreste lanciare con la vostra musica?
È completamente normale sentirsi inadeguati nella vita. Questo può portare ansie e paure, come la paura di non raggiungere gli obiettivi imposti dalla società o il timore di non essere mai abbastanza. È anche normale sentirsi fuori posto e in continua ricerca del proprio nel mondo. Con la nostra musica, vogliamo mettere in evidenza che sono le cose semplici a darci conforto. Dovremmo dare più importanza a ciò che ci fa sentire bene e apprezzare le gioie più piccole della vita.
All’interno della band avete ruoli definiti nella creazione di un progetto?
Cerchiamo sempre di collaborare tutti insieme il più possibile per la creazione di un pezzo, di solito l’idea di base viene da uno di noi, poi insieme si cerca di svilupparla. In particolare, la cantante Anna grazie alla sua fantasia nello scrivere e nel trovare melodie interessanti permette poi a tutti noi di gettare le basi per arrivare alla realizzazione del pezzo.
Da poco è uscito il tuo nuovo singolo “Esco”. Ci potete descrivere la genesi del brano?
Esco è il nostro primo singolo ed è forse quello che più rappresenta il messaggio che vogliamo trasmettere. Nasce da un giro di chitarra sperimentato diverso tempo fa senza trovare un’idea concreta per portarlo avanti. Essendo consapevoli della potenzialità che potesse avere, gli abbiamo dato una seconda possibilità e grazie al testo che ne è venuto fuori, siamo riusciti a completarlo. Esco parla di noi, di come affrontiamo le giornate, di come cerchiamo di sfuggire dalla monotonia e pesantezza della vita di tutti i giorni, una fuga dalla realtà quotidiana che trova nella sera un momento di serenità e di spensieratezza, sia in solitudine, sia in compagnia delle persone a cui vogliamo bene.
Parlateci un po’ del video, di chi è stata l’idea e da chi è stato girato?
L’idea è partita da un brainstorming che abbiamo fatto rispetto al testo. Volevamo rappresentare in modo semplice i punti chiave del pezzo quindi l’uscire di casa per abbandonare anche solo per un attimo i problemi quotidiani. Il video ha una struttura circolare che segue lo sviluppo della canzone, infatti comincia e finisce nello stesso luogo cercando di sottolineare l’essenza stessa del pezzo che richiama lo scorrere inevitabile dei giorni.
Il videoclip è stato girato da Umberto Badia (videomaker) e montato da Francesco Boschetti, il nostro chitarrista. Per la realizzazione del video è stata fondamentale la partecipazione dei nostri amici che hanno contribuito a renderlo speciale.
Qualche anticipazione per i tuoi prossimi lavori e impegni?
Esco in realtà è uno dei singoli che precede l’uscita del nostro EP “COSE BUONE”.
In tutto saranno 5 brani, Buio di luna, Mai paura, Para, Cose Buone e ovviamente Esco. Tutti i brani si caratterizzano per le diverse sonorità, che però si incontrano nel messaggio che si vuole comunicare ovvero, le ansie e le paure di ragazzi come noi.
Oltre all’uscita dell’EP ci stiamo già muovendo per la creazione di nuovi brani per continuare il nostro percorso di crescita musicale.